Il presidente dell’Ordine dei medici di Udine chiede un professionista.
“Ci sarebbe stato tutto il tempo di predisporre il bando per individuare il nuovo direttore del Distretto sanitario udinese. Si sapeva infatti da molto che il precedente responsabile, il dottor Canciani, sarebbe andato in pensione, e quindi poteva essere attivato con congruo anticipo l’iter amministrativo per preparare la fase di subentro evitando quanto accaduto”.
Così il presidente dell’Ordine dei medici di Udine, Gian Luigi Tiberio, commenta l’incarico ad interim affidato a Denis Caporale a direttore dei servizi sociosanitari dell’Asufc.
“Con tutto rispetto per colui che è stato incaricato provvisoriamente – entra nel dettaglio il presidente – non è certamente una soluzione quella di far gestire la medicina territoriale ad un laureato in legge che può ben assolvere ad altre mansioni extra sanitarie”. Per Tiberio, “a capo del distretto sanitario di Udine, attorno al quale gravitano 170 mila cittadini, dovrà essere collocata una personalità di elevato profilo nel settore specifico. Rimaniamo alquanto perplessi – continua – nel constatare che, in una situazione di grave emergenza sanitaria che perdura da un anno, si sia verificata questa mancata programmazione”.
A svolgere il delicato e complesso compito al vertice della direzione distrettuale, infatti, “dovrà essere – conclude il presidente dell’Ordine dei medici di Udine – una personalità di alto profilo, dotato necessariamente di comprovate esperienze nel settore e di competenze sanitarie specifiche della medicina del territorio, un medico che abbia maturato percorsi mirati. Del resto è risaputo che l’assistenza territoriale, che è stata fra le più sacrificate, può rappresentare, se opportunamente gestita, una delle armi migliori per controllare e contrastare l’epidemia in atto”.