L’ultima provocazione del filosofo Emanuele Franz a Udine: ecco perché si è bendato

Emanuele Franz bendato contro “una società che ci ha resi tutti ciechi”.

Continua la protesta del filosofo e scrittore Emanuele Franz che ha deciso di realizzare una disobbedienza civile contro la società delle immagini consistente in una cecità volontaria. Bendato e assistito da un team di collaboratori, infatti, Emanuele Franz ha scelto di togliersi volontariamente la vista per alcuni giorni allo scopo di denunciare “una società che ci ha resi tutti ciechi gli uni agli altri, una società in cui il culto delle immagini ha sostituito il vero contatto umano”. 

“Il gesto non vuole in alcun modo mancare di rispetto agli ipovedenti e ai veri ciechi – spiega Franz – ma essere una rappresentazione simbolica di una umanità ormai cieca a ogni empatia anche a causa di una iper-tecnologia che ha compromesso i rapporti umani”.

Questa mattina in piazza Libertà a Udine ha organizzato un raduno pubblico in cui, alla presenza di una cinquantina di persone, ha spiegato come, secondo lui, il mondo è sempre più cieco alle istanze della solidarietà e dell’empatia reciproca mentre, nello stesso tempo, aumenta una tecnologia multimediale che divide anziché unire i rapporti umani. Franz fa presente come l’iper-digitalizzazione nella scuola rischia di essere dannosa e di perdere di vista l’essenziale, sottolinea la necessità di una rinuncia a un piacere momentaneo per un bene superiore e che il cambiamento può avvenire solo dai piccoli gesti come la riscoperta della visione interiore. La vera cecità, conclude, è l’incapacità di ascoltare la sofferenza degli altri. 

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