“I commercianti udinesi non condividono le scelte di questa giunta”: è questo il cartello di protesta apparso sulle vetrine di oltre 50 negozi del centro di Udine.
Un messaggio chiaro quello degli esercenti che contestato apertamente la scelta di pedonalizzare piazza Garibaldi, sostenendo che sia stata presa senza un’adeguata pianificazione e senza aver previsto soluzioni alternative ai parcheggi eliminati.
I motivi della protesta.
Il punto nevralgico della questione sembra essere la riduzione dei parcheggi nel cuore della città, una scelta che, secondo i commercianti, potrebbe avere ripercussioni devastanti sull’accessibilità del centro storico.
Gli esercenti hanno poi espresso il timore che l’estensione della ZTL, anche questa realizzata senza un adeguato confronto con la popolazione e gli operatori economici, stia contribuendo a svuotare ulteriormente le piazze cittadine. Secondo loro, molte persone sarebbero state costrette ad allontanarsi dal centro, scoraggiate dalla difficoltà di trovare parcheggio e dall’impossibilità di accedere agevolmente alle aree principali. La pedonalizzazione di piazza Garibaldi, in particolare, sarebbe stata definita “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
I commercianti hanno poi criticato duramente l’amministrazione, accusandola di adottare una politica “miope” che non tiene conto delle esigenze quotidiane di chi lavora nel centro storico. A loro avviso, le decisioni unilaterali della giunta stanno progressivamente compromettendo la vitalità economica e il tessuto sociale della città, già messo a dura prova.
Nel loro appello all’amministrazione, i commercianti hanno chiesto un immediato cambio di rotta, invocando un confronto aperto e costruttivo. La loro preoccupazione principale sarebbe quella di evitare che Udine diventi una “città fantasma”, se non si troveranno soluzioni concrete per il problema della mobilità e dell’accessibilità. Secondo loro, è necessario agire subito per scongiurare ulteriori danni al tessuto economico cittadino.