La protesta dei commercianti a Udine: “Non condividiamo le scelte di questa giunta”

“I commercianti udinesi non condividono le scelte di questa giunta”: è questo il cartello di protesta apparso sulle vetrine di oltre 50 negozi di Udine concentrati principalmente tra piazza XX Settembre e piazza Garibaldi.

Un messaggio chiaro quello degli esercenti che contestato apertamente la scelta di pedonalizzare piazza Garibaldi, sostenendo che sia stata presa senza un’adeguata pianificazione e senza aver previsto soluzioni alternative ai parcheggi eliminati.

I motivi della protesta.

Il punto nevralgico della questione sembra essere la riduzione dei parcheggi nel cuore della città, una scelta che, secondo i commercianti, potrebbe avere ripercussioni devastanti sull’accessibilità del centro storico.

Gli esercenti hanno poi espresso il timore che l’estensione della ZTL, anche questa realizzata senza un adeguato confronto con la popolazione e gli operatori economici, stia contribuendo a svuotare ulteriormente le piazze cittadine. Secondo loro, molte persone sarebbero state costrette ad allontanarsi dal centro, scoraggiate dalla difficoltà di trovare parcheggio e dall’impossibilità di accedere agevolmente alle aree principali. La pedonalizzazione di piazza Garibaldi, in particolare, sarebbe stata definita “la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.

I commercianti hanno poi criticato duramente l’amministrazione, accusandola di adottare una politica “miope” che non tiene conto delle esigenze quotidiane di chi lavora nel centro storico. A loro avviso, le decisioni unilaterali della giunta stanno progressivamente compromettendo la vitalità economica e il tessuto sociale della città, già messo a dura prova.

Nel loro appello all’amministrazione, i commercianti hanno chiesto un immediato cambio di rotta, invocando un confronto aperto e costruttivo. La loro preoccupazione principale sarebbe quella di evitare che Udine diventi una “città fantasma”, se non si troveranno soluzioni concrete per il problema della mobilità e dell’accessibilità. Secondo loro, è necessario agire subito per scongiurare ulteriori danni al tessuto economico cittadino.