La protesta in piazza XX Settembre a Udine.
La piazza si scioglie a ritmo di musica, così come aveva iniziato ad aggregarsi. E non poteva essere diversamente per la manifestazione organizzata oggi pomeriggio, in piazza XX Settembre a Udine, da un gruppo di artisti per portare all’attenzione il difficile momento che sta attraversando la cultura dall’inizio della pandemia.
Famiglie, bambini mascherati, musicisti e giocolieri hanno animato il centro per oltre due ore. Una protesta pacifica, in cui si è parlato del coronavirus “che ci ha cambiato la vita” e dei vaccini “su cui serve una scelta consapevole”. Ma soprattutto si è ballato, cantato e ascoltato musica.
“Siamo qui per sostenere l’arte, la cultura e la didattica”, ha detto dal microfono Lucio Brovedan. Dal gazebo si sono alternati vari cantanti. La piazza è diventata una danza corale. Si è parlato anche di vaccini. “Non siamo delle cavie”, ha ricordato Giulietta Bill. A casa ci sarà il tempo delle riflessioni. Non qui stasera. Dove tra tutti ha prevalso la voglia di lasciarsi cullare un po’ dalle note della buona musica.