Accoltellamento fuori dalla discoteca: proposta di metal detector nei centri per giovani migranti

L’ipotesi sull’utilizzo dei metal detector nei centri per giovani migranti.

L’accoltellamento avvenuto all’esterno di una discoteca in Via Tavagnacco, a Udine, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza e il controllo nei centri per giovani migranti con la proposta di utilizzare metal detector nelle strutture.

Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, torna con una nota sul vertice sulla sicurezza in Prefettura a Udine ed esprime “vera e sincera soddisfazione alla luce del fatto che, finalmente, l’utilizzo del metal detector non appaia più come una provocazione, ma sia a tutti gli effetti un’ipotesi in predicato di divenire prassi. Giusto, giustissimo responsabilizzare le cooperative che si occupano di minori. Ormai è chiaro a tutti che molti, troppi giovani migranti ricorrano con una certa disinvoltura al coltello, malcostume importato dal Nord Africa o, in ogni caso, da altre latitudini in Friuli. E risulta altrettanto evidente che servano due cose: la repressione per i violenti e, prima ancora, controlli a tappeto sistematici”.

“La linea del Piave è invalicabile, chi usa il coltello deve essere punito e, possibilmente, rispedito a casa – continua Novelli – . Ma prima della sanzione, servono controlli. E nessuno deve chiamarsi fuori, a iniziare da chi è deputato all’accoglienza degli stranieri minorenni”.

Secondo Novelli, infatti, “questi accoltellatori seriali troppo spesso sono ospiti dei centri di accoglienza. Chi è deputato alla loro gestione non può limitarsi a dare un letto e i pasti, deve accollarsi anche l’onere dei controlli. Propongo di dotare queste strutture di metal detector: chi entra ed esce non può essere armato. Già nell’ultima manovra finanziaria il Gruppo di Forza Italia ha destinato 40mila euro alle Forze dell’Ordine per acquistare metal detector. Avevo già proposto di usarli nelle zone sensibili e, in casi mirati, nelle aree limitrofe alle scuole, attirando gli attacchi di una certa sinistra sempre pronta a fare la morale al centrodestra ma poi silente quando si tratta di condannare i migranti violenti. Sarebbe inoltre opportuno che chi li ospita verificasse anche se nelle zone limitrofe possano essere nascosti oggetti contundenti, lame o spranghe“.

“Da tempo ritengo doveroso imprimere un giro di vite ai controlli. Quanto agli ospiti stranieri che non rispettano le leggi – conclude il forzista -, resto convinto che il soggiorno più adeguato sia in una struttura lontana dai centri abitati, in luoghi isolati e sicuri“.