La nuova abilitazione all’Università di Udine.
Che l’emergenza Covid-19 lo abbia accelerato è un dato di fatto ma il cambiamento di un percorso ormai superato si auspicava da tempo. E così, giovedì 23 luglio, il Dipartimento di Area Medica-DAME dell’Università di Udine darà il via, in Friuli, al nuovo sistema nazionale abilitando, il giorno stesso della laurea, i primi 10 medici dell’era post-Covid. Nessun tirocinio da intraprendere a discussione di tesi conclusa, perché anticipato all’ultimo anno del Corso di studi; nessun esame di Stato da sostenere sperando in una data non troppo lontana e con il rischio, una volta, di perdere dai tre mesi all’anno intero.
“Questo cambiamento, che comporta indubbi vantaggi, andava fatto da tempo – commenta con soddisfazione il coordinatore del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia del DAME, Bruno Grassi sottolineando anche il ruolo fondamentale svolto dal professore Sergio Intini nel coordinamento dei tirocini pre-laurea –. I primi dieci studenti che stanno per discutere la tesi potranno inoltre già sostenere l’esame di ammissione, in settembre, alle Scuole di Specializzazione così come il prossimo gruppo di neo-dottori che abiliteremo all’esercizio della professione di medico chirurgo subito dopo l’estate. Riusciremo, in questo modo, ad assicurare nuove risorse al Sistema Sanitario accelerando notevolmente le tempistiche dell’inserimento professionale”.
Fondamentale l’apporto dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e dell’Ordine dei Medici e Chirurghi OMCEO di Udine nella gestione ottimale della “macchina organizzativa” che ha richiesto notevoli sforzi congiunti a causa delle complicanze imposte dall’emergenza.
“Sono onorato di presenziare a questo importante evento e di aver contribuito alla realizzazione dei tirocini pratici pre-laurea che hanno visto impegnati molti medici del territorio e della rete ospedaliera ai quali rivolgo il più caloroso e sincero ringraziamento per il tempo dedicato”, spiega infine il Presidente OMCEO, Maurizio Rocco evidenziando che la sessione del 23 rappresenta certamente l’inizio di un percorso virtuoso per la realizzazione di un giovane medico compiutamente formato nel sapere, nel saper fare e nel saper essere.