Pregiudicati e disordini, chiuso per 15 giorni un locale di Udine

Il questore ha disposto la sospensione della licenza per un locale dei Rizzi a Udine.

Il Questore di Udine, ha disposto, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, la sospensione per quindici giorni della licenza di un locale dei Rizzi di Udine.

In diverse occasioni, nell’anno in corso ed in quello precedente, personale delle Forze di Polizia è intervenuto,  d’iniziativa o su segnalazione telefonica ai numeri di emergenza, per eventi di rilevo anche penale, che hanno interessato il locale ed i suoi avventori,  accertandovi la presenza di soggetti, cittadini italiani e stranieri, pregiudicati, o  con a carico vari e rilevanti segnalazioni di polizia, per reati contro la persona, il patrimonio, in materia di sostanze stupefacenti, armi, nonché destinatari di diverse misure di prevenzione.

E’ stato riscontrato che il locale, presenta una notevole capacità attrattiva di persone pregiudicate e pericolose, in molti casi assolutamente non collaborative ed anzi riottose ai controlli delle Forze dell‘Ordine, così da divenirne un loro luogo di ritrovo abituale. Inoltre si è registrato che spesso tali soggetti sono risultati molto aggressivi, sia verso il personale di polizia che verso i terzi, passando facilmente alle vie di fatto, anche perché alterati dal consumo di bevande alcoliche ed in evidente stato di ubriachezza.

Peraltro, solo pochi mesi fa, in relazione ad alcuni episodi che avevano coinvolto alcuni avventori del pubblico esercizio, la Questura di Udine aveva già invitato il  gestore del locale,  affinché, nello svolgimento dell’attività commerciale in argomento, ponesse in essere ogni necessaria, legittima iniziativa ed attenzione, così da scongiurare situazioni di pericolo per l’ordine e la  sicurezza pubblica, diffidandolo dal somministrare alcolici a soggetti già in evidente stato di alterazione, a minorenni, nonché fuori dagli orari consentiti, avendo cura di allertare sempre le Forze di Polizia territorialmente competenti circa eventuali accadimenti di rilievo per l’ordine e la sicurezza dei cittadini.

L’ultimo episodio.

Invece,  la sera del 17 luglio, i carabinieri, intervenuti sul posto per segnalazioni di disturbo, vi rilevavano  l’emissione di musica ad alto volume e di schiamazzi,  nonché di  vari avventori intenti a festeggiare, alcuni in evidente stato di alterazione psicofisica per la smodata assunzione di bevande alcoliche,  che nell’occasione hanno posto in essere comportamenti ed atteggiamenti  irriguardosi, denigratori e di minaccia nei confronti dei militari dell’Arma, rifiutandosi di fornire le informazioni richieste sulla propria identità personale.

Solo con l’ausilio della Polizia di Stato era possibile garantire la sicurezza degli operatori in divisa, riportando alla ragione gli avventori più aggressivi ed alterati, identificandoli , per poi segnalarli all’Autorità Giudiziaria per il loro comportamento illecito. Tutti tali elementi hanno fatto ritenere che il locale costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la sicurezza degli avventori del locale e dei cittadini.

La sospensione della licenza.

A conclusione di un procedimento amministrativo avviato e con la partecipazione dell’interessato, si è quindi proceduto all’emissione del provvedimento di sospensione della licenza, di competenza del Questore, che non è diretto a punire il gestore del locale, anche se naturalmente ne subisce le conseguenze negative di carattere economico, ma serve appunto a tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza pubblica ed, in particolare, anche l’incolumità dei possibili avventori.

La sospensione della licenza di somministrazione ex art. 100 TULPS, è una “misura cautelativa” ed ha finalità di prevenzione generale a tutela anticipata della sicurezza pubblica, per cui si ritiene sia sufficiente la sussistenza della mera esposizione a pericolo del bene protetto, in ogni caso, poi, si presume che la chiusura dell’esercizio comporti anche un allontanamento dal bar e dall’area di quei soggetti pericolosi e pregiudicati.