Ampliati pre, post accoglienza e tempo pieno: le novità nelle scuole di Udine

A Udine, la post accoglienza sarà attivata in nove scuole dell’infanzia.

La giunta comunale di Udine punta a rafforzare i servizi scolastici, ampliando l’offerta di pre e post accoglienza nelle scuole dell’infanzia e primarie. Tra le novità principali, l’introduzione della post accoglienza in nove scuole materne e l’estensione del doposcuola super a nuovi plessi delle elementari, con un focus su discipline innovative e una maggiore integrazione con il patrimonio culturale cittadino.

Un passo avanti nel welfare educativo

L’appalto attualmente in corso andrà a scadenza il prossimo anno e il Comune ha introdotto numerosi elementi di novità per i tre anni a venire, a partire dall’anno scolastico 2025/2026. In primis la post accoglienza viene per la prima volta introdotta anche in altre otto scuole dell’infanzia, dopo la sperimentazione della Scuola Volpe, aiutando le famiglie, e in particolare le donne, nella conciliazione dei tempi lavoro-famiglia.

Inoltre, in altre due scuole elementari verrà introdotta la pre accoglienza e il dopo scuola super invece sarà esteso ad un’altra scuola primaria. L’intenzione del Comune pero è quella di poter allargare ulteriormente i vari servizi ad altri plessi della città, sulla scorta del riscontro che otterranno. Un’operazione complessa di arricchimento dell’offerta scolastica che dovrà necessariamente tenere conto dei numeri delle iscrizioni su tutto il panorama scolastico 3-11 per garantire la sostenibilità delle misure adottate.

Com’è noto gli obiettivi del tempo integrativo a scuola sono favorire la socializzazione, i percorsi di crescita e sviluppo dei bambini, organizzare attività creative e di assistenza allo svolgimento dei compiti scolastici.

L’assessorato all’Istruzione e Cultura guidato da Federico Pirone ha intenzione però di operare un rinnovamento significativo del servizio, introducendo per la prima volta nel bando di gara il potenziamento delle discipline STEAM, dell’educazione affettiva ed emotiva, di quella motoria e la maggiore interazione con il solido patrimonio culturale della città, a partire da Biblioteche, Civici Musei e Ludoteca. La qualità dell’offerta da parte degli operatori economici avrà un ruolo fondamentale nell’attribuzione dei punteggi di gara, sicuramente determinante poiché peserà 90 punti sui 100 previsti.

“I processi educativi, se di qualità e accessibili a tutte e tutti, sono un fattore fondamentale nello sviluppo non solo dei bambini e delle bambine, ma anche della comunità del domani di questo territorio. Questa amministrazione ha scelto di investire sul settore 0-6 perché vuole costruire una società di pari opportunità, combattere il calo demografico e le disuguaglianze che possono formarsi già in tenera età, a causa del contesto sociale ed economico, dal rapporto con la famiglia e dell’accesso all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia” ha detto Pirone.

“Noi in questo senso stiamo operando scelte forti e in discontinuità con il passato per attrezzare il sistema pubblico a rispondere alle sfide del presente, dando al contempo più servizi ai bambini e alle famiglie. Il documento approvato fa tesoro di un percorso di condivisione con i dirigenti scolastici, con i genitori e gli enti gestori e prevede la partenza di servizi nuovi negli stessi quartieri, nell’ottica di decentramento che da subito ha contraddistinto il nostro operato”.

I numeri.

In questo anno scolastico il Comune ha attivato la pre accoglienza in quattro plessi scolastici, 13 dopo scuola e una sperimentazione della post accoglienza alla scuola dell’infanzia Volpe. Al momento 57 bimbe e bimbi utilizzano i servizi di pre accoglienza, 836 il dopo scuola e 8 bimbe e bimbi della Volpe la post accoglienza alla scuola dell’infanzia; 65 sono gli operatori, insieme a 13 coordinatori, impegnati nel garantire il servizio. Il costo sostenuto dalle famiglie copre il 38% dei costi totali per l’organizzazione del servizio. Il 62% viene coperto dal Comune.

Scuole dell’infanzia: nove plessi coinvolti

Il nuovo servizio che verrà realizzato nei prossimi sei anni vedrà un operatore unico mettere in campo le linee di contenuto individuate, con forti elementi di novità rispetto al passato. Saranno ben nove le scuole dell’infanzia dove sarà introdotta la post accoglienza, con l’estensione dell’orario a dopo le 17.00.

Oltre alla “Volpe”, dove era già presente in via sperimentale e sarà confermato, l’amministrazione ha identificato, insieme ai dirigenti scolastici, le seguenti scuole dell’infanzia per l’introduzione del servizio: “Taverna”, “Centazzo”, “Agazzi”, “Pick”, “Zambelli”, “D’Artegna”, “Gabelli” e “Forte”. Alle scuole “Centazzo” e “Baldasseria” sarà presente anche il servizio di pre accoglienza

L’estensione dell’orario in post accoglienza rappresenta, in particolar modo per la fascia 3-6 anni, un alleato fondamentale per l’organizzazione dei tempi lavorativi e familiari. L’amministrazione udinese, con il nuovo bando di gestione del servizio pre e post scolastico intende renderlo strutturale, aumentando l’offerta scolastica in 8 scuole dell’infanzia sul territorio comunale.

Scuole primarie: nuove attività e doposcuola super

Il dopo scuola super, inoltre, dedicato alle scuole primarie verrà attivato alla scuola primaria “Ada Negri”, a cui si aggiunge la “Fruch” dove  è già presente, Per quel che riguarda la pre accoglienza, questa sarà la novità delle scuole “Divisione Alpina julia” e “Mazzini”.

“E’ fondamentale che le attività educative realizzate siano in linea sia con le nuove istanze pedagogiche sia con la realtà che ci circonda. Per questo abbiamo dato indicazioni precise per realizzare attività di supporto su temi specifici” spiega Pirone.

“Il servizio pre e post scolastico mira a realizzare per i bambini un ambiente sicuro, non violento, accogliente, inclusivo ed efficace per tutti, favorevole alle relazioni e all’apprendimento. Vogliamo garantire pari opportunità, ridurre le disuguaglianze e la neo povertà educativa e offrire percorsi di educazione di qualità”.  

Nuove linee guida.

Per questo le linee guida investono in alcuni ambiti specifici: dal potenziamento delle discipline STEAM, acronimo di Science Technology Engineering Art Mathematics, un approccio multidisciplinare nel fondere le competenze di varie materie per affrontare la complessità dei problemi quotidiani, al potenziamento dell’educazione motoria, fino all’educazione emotiva e affettiva, una competenza sociale e di interazione fondamentale e sulla quale famiglie e comunità chiedono un forte intervento. 

In ultimo ai partecipanti al bando verrà richiesta una maggiore integrazione con il patrimonio culturale cittadino, offrendo a studentesse e studenti la possibilità di sperimentare, conoscere e giocare con in ambienti predisposti come le biblioteche e le varie sedi dei Civici Musei e della Ludoteca.