L’appalto per il servizio di potatura degli alberi in comune di Udine.
La vicenda dell’appalto triennale 2023-2025 per il servizio di potatura degli alberi del Comune di Udine si conclude con un pronunciamento definitivo: il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dalla ditta esclusa dalla gara, confermando la legittimità della decisione presa dall’amministrazione comunale.
Il caso.
La ditta, inizialmente vincitrice della gara pubblica, aveva visto revocarsi l’appalto dopo che gli accertamenti del Comune avevano rivelato omissioni nella informazioni dovute. Tra queste, l’azienda non aveva comunicato che il suo amministratore delegato era stato rinviato a giudizio per concorso in truffa e corruzione, oltre a essere stato oggetto di due provvedimenti di sequestro preventivo.
Il ricorso al Tar e il successivo appello
Non accettando la revoca, l’azienda si era inizialmente rivolta al Tar, sostenendo che il Comune avesse esercitato un “eccesso di potere” e non avesse adeguatamente considerato il fatto che i procedimenti contestati risalissero a oltre tre anni prima e che l’amministratore delegato si fosse successivamente dimesso.
Il Tar, tuttavia, aveva respinto il ricorso, ribadendo la legittimità dell’esclusione. Assistita dall’avvocato Francesco Longo, la ditta aveva quindi presentato appello al Consiglio di Stato, ma anche questa istanza è stata rigettata.