Nuovi posti a disposizione nei nidi di Udine.
I posti nido messi a disposizione dal Comune di Udine nei nidi convenzionati dal prossimo anno educativo saranno molti di più, passando da 114 a 150. Un aumento di circa il 30% varato dalla Giunta Comunale dopo un lungo lavoro con le cooperative e federazioni coinvolte che ha portato ad un accordo valido per sei anni, a partire dal 2024.
A Udine infatti sono disponibili 38 servizi per la prima infanzia, di questi 25 sono nidi, privati, convenzionati o direttamente dipendenti dal Comune. In tutto sono disponibili 1.023 posti su 1.937 bambini udinesi della fascia tra 0 a 2 anni. Il contesto sociale però ha visto un boom di richieste del servizio, tanto da far aumentare in maniera esponenziale le domande. Alla fine di quest’estate infatti la lista è risultata in enorme aumento rispetto agli anni precedenti: le domande non soddisfatte sono cresciute passando da 16 del 2021 alle 129 del 2023. Da questi numeri è partita una riflessione con le parti coinvolte per poter garantire una risposta più efficiente da parte del Comune.
Le parole dell’assessore Pirone.
“Siamo orgogliosi di questa scelta che va nella direzione di offrire maggiori servizi ai bambini e alle famiglie, aumentando l’offerta pubblica e rendendo la nostra città più attrattiva. In senso più ampio la detanalità si combatte anche con misure concrete come questa” spiega Federico Pirone, assessore all’Istruzione e Cultura. “L’incremento che stiamo offrendo è frutto di un lavoro quotidiano intenso e di investimenti con tutti gli operatori del settore. Nonostante negli ultimi anni si siano registrati crescenti tassi di denatalità, la domanda di nidi è in costante aumento e, dopo la pandemia è esplosa. Siamo fiduciosi di essere sulla buona strada, nonostante le criticità del sistema che accomuna tutto il contesto nazionale.”
A livello comunale viene superato quindi il target del 45% di copertura territoriale dei servizi per la prima infanzia quale obiettivo fissato dal Consiglio Europeo riunito a Barcellona nel 2021. Nello specifico la percentuale di copertura dei servizi per la prima infanzia nel Comune di Udine è pari al 52%.
“Rivendichiamo con forza la scelta di questa amministrazione nel sostenere di più chi ha più bisogno, nonché incrementando le risorse per l’inclusione. Ogni bambino ha il diritto a una educazione di qualità, indipendentemente dal suo stato economico, sociale e culturale. La frequenza di servizi educativi nei primi anni ha un forte effetto nel ridurre le diseguaglianze nelle diverse dimensioni dello sviluppo che altrimenti si creano tra bambini di provenienza sociale diversa. Inoltre crediamo che una politica di qualità dei servizi educativi per la prima infanzia nella nostra città significhi promuovere l’occupazione femminile e la parità di genere”.
Le cooperative e gli operatori.
La trattativa con le cooperative e gli operatori del settore ha portato anche a un riconoscimento dei costi incomprimibili per chi gestisce il servizio, nella misura del 30%, oltre che maggiori investimenti per il lavoro con i bambini con disabilità.
Paolo Felice (presidente Legacoopsociali FVG) e Roberto Zerilli (delegato di Confcooperative Alpe Adria) condividono la bontà del percorso che ha portato al rinnovo della convenzione tra i nidi gestiti dal privato sociale e il comune di Udine: “Il nuovo dialogo proficuo con il Comune di Udine ha permesso il miglioramento di alcuni elementi critici della precedente convenzione, accogliendo pertanto le istanze del sistema cooperativo. E’ stata apprezzato in particolar modo l’impegno dell’assessore Pirone nel trovare un equilibrio tra gli interessi delle parti coinvolte, al fine di giungere a un testo della convenzione ampiamente condiviso e rispettoso degli interessi delle parti coinvolte, con l’obiettivo di garantire agli utenti dei nidi un servizio di qualità”.
I provvedimenti: nuove risorse anche per i centri estivi.
L’accessibilità ai servizi per l’infanzia resta una delle direttrici da seguire per l’Amministrazione comunale che insieme all’implementazione dei servizi nei nidi d’infanzia ha adottato un pacchetto di provvedimenti per alzare il livello delle possibilità per bambini e famiglie.
Il settore dei Progetti Educativi prevede per il 2024 infatti un maggiore stanziamento rispetto al passato, di circa 570.000 euro, per garantire maggiori servizi per le scuole d’infanzia e primarie per pre e post accoglienza e doposcuola, come per esempio il servizio organizzato alla scuola d’infanzia Marco Volpe. Anche i Centri Ricreativi Estivi saranno potenziati di circa 70.000 euro, sia in prospettiva di un nuovo appalto e sia per il potenziamento in favore degli utenti con disagio. A questo proposito è stato deciso di non utilizzare la Ludoteca come sede dei centri estivi per non interrompere un servizio atteso durante i mesi estivi, quando le scuole e gli asili sono chiusi.