Posata la prima pietra.
“Questa posa delle prima pietra conferma la forte attenzione che viene dedicata al sistema sanitario regionale da questa Amministrazione che non a caso, nell’ultima legge di Stabilità, ha raddoppiato gli investimenti destinati al settore della Salute”.
Lo ha detto ieri a Udine il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso della cerimonia dedicata alla posa della prima pietra del III e IV lotto del nuovo ospedale di Udine.
Nel dettaglio, l’edificio in costruzione, che si svilupperà su 7 piani, di cui 2 interrati, per complessivi 56.800 metri quadri, completerà l’offerta sanitaria del Padiglione 15, in particolare con la realizzazione del nuovo Pronto Soccorso, della Medicina d’urgenza, della Cardiologia, della Cardiochirurgia, della Chirurgia specialistica e delle Neuroscienze. Sarà dotato di 243 posti letto ordinari, 30 posti letto di osservazione breve temporanea e intensiva, 13 sale operatorie, 3 sale di emodinamica, 3 sale angiografiche e 48 posti letto complessivi di terapia intensiva e semintensiva. L’importo contrattuale delle opere ammonta a 62.514.310,93 euro (di cui euro 2.450.000,00 quali oneri per la sicurezza). La data di fine lavori è prevista per il 26 novembre 2022.
Fedriga, ricordando che, oltre a questo di Udine, ci sono anche altri fronti aperti a cui è stata data una risposta – come l’ospedale di Pordenone (quasi 50 milioni in finanziaria) e l’ospedale di Cattinara a Trieste (con l’impegno amministrativo per sblocco dell’impasse burocratico) -, ha sottolineato che
l’obiettivo primario è quello di adeguare le strutture alle esigenze di salute dei cittadini. E in questa direzione proprio le maggiori risorse a bilancio garantiranno anche uno slancio verso l’innovazione tecnologica, “il cui apporto in termini di efficienza e di efficacia determina un aumento della qualità del servizio erogato, oltre che un risparmio in termini di costi”.
Concludendo, il governatore ha affermato che il traguardo è quello di mantenere, migliorandola ulteriormente, quella “linea di civiltà” rappresentata dal livello del servizio sanitario regionale, “confrontandoci sempre con tutti gli attori, ma con la capacità alla fine, facendo sintesi, di operare delle scelte”.
Da parte sua, il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha rimarcato come dal prossimo primo gennaio questo dell’ospedale di Udine diverrà il “baricentro della più grande Azienda del Friuli Venezia Giulia”. Lo stesso vicegovernatore ha ricordato come la scelta di investire in maniera decisa sui tre grandi ospedali hub della regione abbia avuto origine da una decisione intrapresa nel 2012 “che politicamente rivendico”
dell’allora Giunta Tondo.
Riccardi ha poi spiegato come lo sforzo finanziario della Regione andrà a coinvolgere anche i distretti e gli ospedali di rete, “in quanto non verrà chiusa alcuna struttura, perché i centri ospedalieri spoke avranno delle specializzazioni e dei mandati chiari, che consentirà loro di attrarre i professionisti, oltre che i pazienti”.