Il 170esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato a Udine.
Oggi la Polizia di Stato di Udine celebra il 170° anniversario di fondazione nella sala Aiace di palazzo D’Aronco, sede del Comune. Dopo i due anni caratterizzati dalla pandemia, quest’anno L’Anniversario di fondazione della Polizia di Stato torna ad essere celebrato in presenza.
La giornata è iniziata con la deposizione di una corona da parte del Questore, unitamente al Prefetto, alla presenza dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato e del personale in servizio, al monumento ai caduti in piazzale D’Annunzio e con un momento di raccoglimento in viale Ungheria sul luogo ove hanno perso la vita il Sovrintendente Adriano Ruttar, l’Assistente Giuseppe Guido Zanier e l’Assistente Paolo Cragnolino, uccisi nella strage di Natale del 1998.
Quest’anno la Polizia di Stato compie 170 anni. Dal 1852, quando a Torino, poche centinaia di uomini hanno dato vita al Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, questa Istituzione ha accompagnato il popolo italiano attraverso la Monarchia, le due guerre mondiali, l’intermezzo del fascismo, la Repubblica, cambiando nome più volte, ora militare, ora civile, esercitando le funzioni di pubblica sicurezza e costituendo senza soluzione di continuità un solido presidio di legalità e punto di riferimento per la società.
Già nel 1959 è stato istituito il Corpo di Polizia Femminile, ad ordinamento civile, frutto di una visione di grande modernità, che ha messo in campo una formidabile squadra di Ispettrici e Assistenti nel campo della prevenzione e repressione dei reati che coinvolgono minori e donne o che offendono la moralità e il buon costume.
Il 1981 ha segnato un’altra pietra di fondazione: la Legge 1° aprile 1981 n. 121 ha ridisegnato l’architettura dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, strumento operativo del Ministero dell’Interno per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, garantendo, attraverso una direzione unitaria e lo strumento del coordinamento delle 5 (ora 4) Forze di Polizia, una maggiore efficacia all’attività di pubblica sicurezza, avviandola ad una gestione che negli anni si è rinnovata per essere sempre aderente alle mutate necessità.
Nel 1981 il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza e il Corpo di Polizia Femminile sono confluiti nella Polizia di Stato, che ne ha ereditato la missione, la storia, i compiti. Per la Polizia di Stato la Legge 121 ha significato: acquisizione definitiva dell’ordinamento civile, introduzione della rappresentanza del personale da parte delle organizzazioni sindacali, parità tra uomo e donna.
In questi 170 anni la Polizia di Stato, all’insegna dell’innovazione, si è evoluta per essere sempre aderente alle esigenze di sicurezza della collettività e alle trasformazioni sociali, aprendosi da ultimo ai concetti di polizia di prossimità, la proiezione all’ascolto dei bisogni delle persone – e a quello di sicurezza partecipata, che vede in ogni cittadino un attore del sistema-sicurezza.
Oltre alle Questure e ai Commissariati di Pubblica Sicurezza, che svolgono compiti di ordine pubblico, prevenzione e repressione dei reati, di polizia amministrativa e immigrazione, si è strutturata attraverso le Specialità, che assicurano una incisiva azione in materia di controllo delle frontiere, sicurezza stradale, ferroviaria e nel campo della sicurezza digitale.
Negli ultimi anni, da un lato si è lavorato per ricondurre ad uniformità l’agire istituzionale della Polizia di Stato, realizzando il raccordo operativo e gestionale di tutte le sue articolazioni e contestualmente il Ministro dell’Interno, con la disciplina dei comparti di specialità, ha valorizzato le potenzialità e le capacità operative delle diverse Forze di Polizia, esaltando le competenze maturate in specifici settori per garantire una maggiore incisività al globale sistema di sicurezza.