Piazza Garibaldi, polemiche sull’arredo urbano. E a breve arriva il tavolo da ping pong

L’arredo urbano di Piazza Garibaldi ha ricevuto molte critiche.

Molti lo paragonano ad un asilo (per i cubi colorati), alcuni sono meno “delicati” nel definirlo, ma a guardare i social, l’arredo urbano appena installato nella Piazza Garibaldi pedonalizzata non ha suscitato molta approvazione.

E così, dopo il contestato provvedimento di chiudere l’area alle auto, togliendo i parcheggi, adesso al centro della polemica ci sono le sedute, i tavoli e le sedie modulari posizionate per renderla un punto di aggregazione e socialità. Al di là del timore che la piazza possa vivere una desertificazione e quindi diventare luogo di microcriminalità, i nuovi arredi sembrano non piacere anche dal punto di vista estetico: qualcuno, infatti, li trova in netto contrasto con l’architettura dei palazzi che vi si affacciano. Qualcuno, invece, li definisce tout court un “obbrobrio”.

“Piazza Garibaldi inizia la sua vita pedonale” è invece il commento entusiasta dell’assessore comunale alla mobilità, Ivano Marchiol, che in questo progetto ha sempre creduto e lo ha portato avanti nonostante le contestazioni. “Questi arredi danno il via alla prima fase di sperimentazione, per una piazza che possiamo costruire assieme attraverso il concreto utilizzo di questo spazio da chi lo vive e lo abita ogni giorno”.

A annuncia i “nuovi arrivi”: a fioriere, portabici, panchine, sedute, tavolini e sedie metalliche colorate, si aggiungeranno a breve un tavolo da ping pong, una scacchiera e, tra qualche settimana, nuove installazioni di verde. “Si tratta della prima piazza scolastica realizzata a Udine e probabilmente molti rimarranno sorpresi dal tipo di arredo, perché questo modo di riqualificare gli spazi urbani, da anni diffuso in altre città italiane ed europee, in Friuli è la prima volta ad essere realizzato” spiega l’assessore.

“Trasformare gli spazi davanti alle scuole da luoghi spesso anonimi in luoghi belli, educativi e inclusivi significa quindi avviare un processo di rigenerazione urbana che finalmente considera le piazze scolastiche come luoghi chiave di una città per tutte e tutti. Una piazza di questo tipo -continua -, utilizza l’urbanistica tattica per aumentare la qualità dello spazio pubblico in favore dei cittadini, a partire da quelli più a rischio come gli studenti, introducendo nuovi elementi di arredo accoglienti, che invitino al gioco, al movimento, all’esplorazione e all’aggregazione, e creando nuovi spazi pedonali di prossimità per le persone”.

L’intenzione dell’amministrazione, ora, è anche quella di rendere piazza Garibaldi uno spazio funzionale ad ospitare piccole eventi e altre attività, in collaborazione non soltanto con la scuola ma con tutti gli esercenti, le associazioni e gli enti udinesi. “Questa fase temporanea – conclude Marchiol -, permetterà di capire come gli studenti e i cittadini interagiranno con i nuovi arredi, quali saranno i più apprezzati e quali meno, e se la loro disposizione risulterà efficace. I lavori definitivi partiranno invece tra circa un anno per terminare entro la fine del 2026. Sarà rifatta tutta la pavimentazione, l’illuminazione, le due grandi aiuole verranno portate a livello della piazza e allargate, disposti in modo definitivo gli arredi”.