Il fisarmonicista Liubomyr può rimanere a Udine.
Le sue note, soavi e malinconiche, avevano commosso Udine e il Friuli. Erano i tempi del lockdown e del coprifuoco che avevano reso il capoluogo friulano ancor più triste durante le ore serali.
Lui è Liubomyr Bogoslavets, una presenza oramai costante e apprezzata da anni. Talentuoso fisarmonicista, arrivato dall’Ucraina parecchio tempo fa, con la sua presenza discreta si è fatto apprezzare a Udine. Ma ha rischiato di lasciare il Friuli, perché privo di permesso di soggiorno. E ora, dopo una “battaglia” che gli amici hanno portato avanti da mesi, la bella notizia: il documento, grazie all’impegno dell’avvocato Alessandro Campi, è arrivato, Liubomyr può restare. A festeggiare è anche Sara Rosso, consigliera comunale a Udine, che ha perorato la causa di Bogoslavets, promuovendo anche una raccolta di firme.
Già, perché gli ultimi mesi sono stati piuttosto travagliati per lui. Era finito anche nel Cpr di Gradisca e da qui, dopo essere rimasto nella struttura per un paio di settimane, era uscito per andare al Centro Balducci di Zugliano. Ora, un altro passo avanti per il taciturno musicista. Il permesso di soggiorno è “a tempo”, in attesa che il tribunale di Trieste si esprima sul ricorso presentato dall’avvocato Campi contro la decisione della Commissione territoriale, che ha rigettato la richiesta di protezione internazionale. Ma ora, Liubomyr ha una luce di speranza in più.