Percorsi di reinserimento, dormitori e alloggi: a Udine 3 milioni di euro per le fasce più deboli

Udine conferma il suo impegno nella lotta alla marginalità e al sostegno delle fasce più deboli, grazie a un investimento senza precedenti di oltre 3 milioni di euro destinati alla co-progettazione e alla realizzazione di interventi sociali innovativi. L’iniziativa, promossa dal Comune di Udine e dal Servizio Sociale dell’Ambito Territoriale “Friuli Centrale”, punta a rafforzare il sistema di accoglienza e accompagnamento educativo rivolto a persone in condizioni di grave marginalità, disagio abitativo o rischio di esclusione sociale.

Gli interventi programmati sono pensati per rispondere a una gamma complessa di bisogni: dall’emergenza abitativa alla mancanza di servizi di prima necessità, fino all’esigenza di percorsi di accompagnamento per il reinserimento sociale e lavorativo. Tra le principali iniziative vi sono la creazione di dormitori e alloggi temporanei per chi si trova senza un tetto e a questo proposito verrà inaugurato un nuovo dormitorio in città. Inoltre sono previsti lo sviluppo di soluzioni innovative come l’Housing First per garantire stabilità abitativa, e il potenziamento di servizi di strada e centri di bassa soglia per intercettare e assistere chi vive in situazioni di forte disagio. Questi interventi mirano non solo a tamponare situazioni di crisi, ma anche a costruire percorsi personalizzati verso l’autonomia, favorendo l’integrazione sociale di persone spesso invisibili alla comunità.

L’assessore all’equità sociale Gasparin: “Un impegno senza precedenti”.

“Questo progetto rappresenta un momento importante per la nostra città” sottolinea l’assessore all’Equità Sociale Stefano Gasparin. “Con un investimento senza precedenti di oltre 3 milioni di euro, vogliamo dimostrare concretamente che nessuno deve essere lasciato indietro. La collaborazione tra enti pubblici e Terzo Settore, cuore pulsante della co-progettazione, ci ha permesso di creare una rete di interventi innovativi e capillari per rispondere alle diverse esigenze delle fasce più deboli della popolazione. Un esempio virtuoso di sinergia e impegno sociale che punta a restituire dignità e speranza a chi vive situazioni di grave difficoltà”.

Il programma, finanziato anche grazie al PNRR, a fondi nazionali e regionali per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, e a ulteriori risorse comunitarie e comunali, prevede interventi strategici suddivisi in tavoli di co-progettazione, attivi fino al 31 marzo 2026. La convenzione è stata firmata il 31 ottobre 2024, i servizi hanno preso avvio il 1° novembre.

Gli interventi: percorsi di autonomia, dormitori e alloggi.

L’investimento prevede una pluralità di interventi organizzati in quattro tavoli di co-progettazione che rispondono alle diverse necessità della popolazione più vulnerabile. Ogni intervento è legato a doppio filo con gli altri in modo da creare un percorso coerente e integrato per sostenere i bisogni delle persone dai casi più gravi fino ad una possibile autonomia di vita.

In primis sono stati identificati gli attori dei Servizi di strada, che costituiscono azioni di primo ascolto e orientamento per persone senza dimora, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale. Se ne occuperanno la Croce Rossa Italiana e il Centro Caritas di Udine come ente capofila di una rete di associazioni e enti diversi. (Budget: €88.643,84).

Garantita la possibilità di trovare pronta accoglienza e riparo durante la notte grazie ai dormitori di 1° e 2° livello. Le strutture garantiscono accoglienza temporanea e percorsi educativi per 20-30 persone (1° livello) e 25 persone (2° livello) e sono operativi 365 giorni l’anno. I dormitori presenti in città saranno quello afferente alla Caritas, il “Fogolar”, con 23 posti dei quali 3 dedicati alle donne, e quello della Croce Rossa, che inaugurerà questa settimana, con 30 posti. I posti a disposizione quindi saranno 53 durante i mesi più freddi e 43 nei restanti. (Budget complessivo: €721.329,41)

Durante il giorno le persone in difficoltà potranno fare riferimento alla Stazione di Posta – che verrà trasferita e riorganizzata nei nuovi spazi, attigui a quelli utilizzati oggi, nel corso del 2025, grazie ai fondi PNRR. Il Centro servizi per il contrasto alla povertà – Stazione di Posta, gestito dal Centro Caritas come capofila, si integra con il dormitorio in quanto fornisce supporto e assistenza nelle ore del giorno e chiuderà all’orario di apertura dei dormitori. È sicuramente un punto di riferimento per orientamento e accoglienza con capacità ricettiva fino a 16 ospiti molto apprezzato. (Budget: €326.790,10).

Un’altra possibilità, ad alta rotazione e che costituisce un livello di assistenza più istituzionale rispetto ai dormitori riguarda gli Alloggi di emergenza e soluzioni verso l’autonomia. Si tratta di spazi temporanei di co-housing per circa 90 posti totali. Contestualmente verranno attivate iniziative di supporto per la transizione a una vita autonoma. Per questo servizio sono coinvolti Vicini di Casa Onlus, il Centro Caritas come capofila e il Centro di Aiuto alla Vita Odv. (Budget complessivo: €678.872,67).

A questi si aggiunge anche la Pronta Accoglienza in alloggi o altre soluzioni d’emergenza, anche in co-housing, per persone o nuclei familiari in situazione di fragilità e prive di adeguate risorse socio economiche che sono costrette a lasciare la propria dimora. E’ prevista una decina di posti in 3 soluzioni alloggiative e disponibilità presso altre strutture. Il Centro Caritas si occuperò di questo servizio (Budget: 103.284,84)

Il riconoscimento alla dimora come diritto primario è anche alla base di altri progetti innovativi previsti dal progetto, ovvero i servizi di Housing First (alloggi singoli) e Housing Led (alloggi per 2 o più persone.  I modelli abitativi riguardano persone senza fissa dimora o in grave difficoltà per l’housing first e persone svantaggiate non croniche che si trovano in un periodo grave deprivazione. Entrambi puntano al ridare dignità alla persona e sostenerla nella possibile ricerca di un proprio percorso di vita, per favorire la reintegrazione sociale. Gli appartamenti sono di proprietà del Comune di Udine e a gestire il servizio sono chiamati Centro Caritas, Oikos Ets e Centro Balducci. (Budget: €180.481,19).

Un altro intervento dedicato a chi si trova in difficoltà ma ha la possibilità di relazionarsi e vivere in comunità è l’Accoglienza in strutture per adulti. Verrà infatti proposto un alloggio in contesti comunitari con percorsi educativi per l’autonomia. In questo modo verranno garantite 16 accoglienze all’interno delle strutture del Centro Caritas di Udine come capofila e della Fattoria Sociale Bosco di Museis. (Budget € 542.885,79).

Chi è già inserito in un contesto abitativo stabile verrà affiancato dagli operatori specializzati per ricevere supporto grazie ai Servizi educativi per alloggi autonomi. Vicini di casa Onlus e Centro Caritas come capofila si occuperanno di aiutare e sostenere l’autonomia di queste persone. (Budget: €194.849,41).

Sono state individuate infine le modalità per fornire Servizi di informazione e orientamento abitativo forniti dalla Onlus Vicini di Casa. Un supporto concreto per la ricerca e il mantenimento della casa attraverso sportelli informativi attivi 30 ore settimanali (Budget: €134.173,70).

La sinergia con il terzo settore

Il progetto si avvale della collaborazione con Enti del Terzo Settore che, attraverso il principio di sussidiarietà orizzontale, hanno co-progettato gli interventi insieme al Comune e all’Ambito territoriale. Tra i partner figurano realtà consolidate come il Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine che sarà capofila di un ATI composta da Associazione Opera diocesana Betania, Fondazione Casa Immacolata di Don Emilio De Roja, Centro Solidarietà Giovani “Micesio, il Mosaico cooperative sociali. Coinvolti ovviamente anche la Croce Rossa Italiana e altre associazioni impegnate sul territorio come Vicini di Casa onlus, Fattoria Sociale Bosco di Museis, Centro di Aiuto alla Vita, Oikos, Centro Balducci.