La cerimonia del passaggio della stecca da Udine a Vicenza.
La stecca (l’asta di legno custodita per un anno dalla città che deve ospitare l’evento) è passata dalle mani della sezione dell’Associazione nazionale alpini (Ana) di Udine a quelle della sezione Ana di Vicenza, la città a cui compete organizzare l’adunata 2024, mettendo così la parola fine alla sfilata delle penne nere per le vie del capoluogo friulano.
Al momento della consegna non è voluto mancare il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, che ha evidenziato come si sia soliti parlare di “passaggio”, ma in realtà “è un gesto senza soluzione di continuità, perché quella stecca non è solo un pezzo di legno, ma un simbolo dei valori fatti di dedizione, Patria, volontariato, sostegno dell’altro, che appartengono a tutti gli alpini d’Italia, senza distinguo di territorio. E chi è alpino, questi valori non li può ‘dare in consegna’ a nessuno perché sono insiti in lui”.
La discussione sul ripristino della naia.
Quanto alla questione emersa in più momenti, nel corso degli eventi organizzati a Udine dall’Ana, su un’eventuale ripristino della naia e in che termini, la riflessione di Bordin è che “la decisione deve tenere in debito conto necessariamente ogni aspetto, dallo sforzo logistico a quello economico che lo Stato si troverebbe a dover affrontare, ma sicuramente allo stesso tempo non va sottovalutato quello formativo dei nostri ragazzi, che potrebbero così vivere un’esperienza indimenticabile, fatta di prime responsabilità, di vita fuori casa senza genitori, di spirito di corpo che si crea con la naia tra ragazzi che provengono da regioni e dunque tradizioni e usanze diverse“.