L’obiettivo è dismettere i passaggi a livello che tagliano Udine.
Domani, a Milano, il sindaco di Udine Pietro Fontanini incontrerà Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, sulla dismissione dei passaggi a livello che tagliano in due Udine. “Un confronto importante – spiega il già presidente della commissione Cultura al Senato Mario Pittoni, promotore nel 2018 del tavolo ministeriale per l’eliminazione dei passaggi a livello – per la messa in disponibilità delle risorse ancora mancanti, pari a 90 milioni di euro, all’interno dell’aggiornamento del Contratto di Programma Ministero/RFI 2022/2026 permetterebbe di procedere senza ritardi aggiuntivi agli affidamenti per la realizzazione degli altri interventi necessari per consentire il trasferimento del traffico passeggeri sulla linea di circonvallazione. È infatti già disponibile il progetto definitivo dell’intervento “nodo di Udine”, salvo due sub-interventi la cui progettazione si concluderà nei prossimi mesi, mentre il nuovo Apparato Computerizzato Centrale di Udine sarà completato entro l’inizio del 2025″.
L’opera, per la quale è previsto un costo complessivo di 203 milioni di euro, è articolata in diverse azioni che comprendono sia modifiche impiantistiche sia interventi infrastrutturali nell’area della stazione di Udine, lungo la linea di circonvallazione e per la realizzazione del nuovo Posto di Manovra (PM) di Cargnacco. “Per consentire il trasferimento dei treni viaggiatori dalla tratta Udine-PM VAT alla linea di circonvallazione – spiega Pittoni – va prima realizzato il nuovo Apparato Computerizzato Centrale di Udine e successivamente occorrono il raddoppio (dal punto di vista ferroviario) della linea di circonvallazione nella tratta Udine Parco e PM VAT (oggi ci sono due binari che però non sono interconnessi e servono ognuno una direttrice, per cui è come se ci fossero due linee a binario singolo) con interventi tecnologici e infrastrutturali, e l’eliminazione del collo di bottiglia costituito dalla bretella a semplice binario da Udine Parco alla linea di circonvallazione, non compreso nella prima operazione”.
“Ciò al fine di disporre della strutturazione dei binari e della capacità sufficiente a far transitare tutti i treni viaggiatori sulla linea di circonvallazione. Va inoltre completato l’intervento del nuovo PM Bivio Cargnacco. Ad oggi le risorse disponibili – chiude l’ex senatore – coprono la realizzazione del nuovo Apparato Computerizzato Centrale di Udine, che è l’intervento di base senza il quale, come detto, non sono realizzabili e utilizzabili gli altri, più il nuovo Posto di Manovra di Cargnacco. Non sono invece coperti il raddoppio della linea di circonvallazione e l’eliminazione del collo di bottiglia, costituito – conclude Pittoni – dal semplice binario da Udine Parco alla linea di circonvallazione”.