La partenza della staffetta Telethon di Udine.
E’ partita alle 15 di questo pomeriggio primo pomeriggio, in piazza Primo Maggio, a Udine, la 24 ore della 25esima edizione di Telethon, staffetta benefica nata per raccogliere fondi per la promozione della ricerca scientifica sulle malattie rare.
“Ventiquattr’ore di corsa, per la ricerca, per vincere le malattie rare; ventiquattr’ore di solidarietà, che valgono il tempo di tante vite umane, per dare speranza a chi soffre, per allargare ancora di più l’orizzonte di chi non vuole arrendersi, né davanti alla malattia, né ai limiti della scienza e della tecnologia. – ha commentato vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil – . Telethon è il cuore grande del Friuli Venezia Giulia che batte, generoso, attraverso lo sport, in una staffetta che quest’anno ha superato tutti i record: 690 squadre, un orgoglio per la nostra Regione, che racconta dell’impegno di grandi professionisti della salute e di comunità, di uomini e donne pronti a dare il proprio contributo volontario, sempre, per aiutare chi è nel bisogno“.
Nel suo intervento introduttivo sul palco, all’avvio della manifestazione – alla quale ha preso parte come podista -, l’assessore regionale Barbara Zilli, ha portato il saluto del governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e ha sottolineato che “sport e solidarietà sono ancora una volta assieme, in un binomio vincente. A parlare prima di ogni altra cosa sono i numeri record di iscrizioni di questa 25esima edizione, sinonimo del grande entusiasmo che c’è attorno a Telethon. Il Friuli Venezia Giulia è una terra generosa, che ha ricevuto molto nei momenti di difficoltà come quelli del terremoto, ma che proprio da quell’esperienza ha imparato a dare, a restituire quella solidarietà“.
“Uniamo la forza del volontariato a quella della ricerca; uniamo la grande capacità dei nostri professionisti della salute a quella, altrettanto straordinaria, dei nostri volontari“, ha detto sul palco l’assessore regionale Riccardo Riccardi che ha aggiunto di essere a conoscenza del lavoro del Governo sul Dl81, sul tema di protezione civile: “Ringraziamo i ministri e speriamo di poter accantonare al più presto questa vicenda difficile per tutti noi”.
“La Regione è presente a questa importante manifestazione benefica con una sua squadra che corre nella speranza di poter dare sollievo alle persone alla quali è destinata la raccolta fondi”, ha affermato sul palco, nel pomeriggio, l’assessore regionale Pierpaolo Roberti, che ha partecipato a sua volta alla staffetta come podista, come esponente dell’Esecutivo con delega ai rapporti con il Consiglio regionale.
Corre anche la squadra del Consiglio Regionale.
Il Consiglio regionale corre per la prima volta la staffetta Telethon a Udine, 24 ore a passo libero per sostenere la ricerca insieme ad altri settecento team solidali.
Al via delle ore 15 si è presentato il vicepresidente dell’Aula, Stefano Mazzolini, che dopo avere percorso una quindicina di chilometri ha passato il testimone ad Andrea Carli (Pd), seguito a ruota dall’assessore delegato ai rapporti con l’Assemblea legislativa, Pierpaolo Roberti. Fino alle 15 di domani, sull’anello di 1,8 chilometri con partenza ed arrivo da piazza I Maggio, uno dopo l’altro anche Massimo Moretuzzo ed Enrico Bullian del Patto-Civica Fvg, Carlo Bolzonello, Mauro Di Berti, Edy Morandini e Diego Bernardis (Fedriga presidente), Rosaria Capozzi (M5S), Roberto Novelli (FI), Alberto Budai ed Elia Miani (Lega), Diego Moretti e Massimiliano Pozzo (Pd) e chiusura affidata a Igor Treleani (FdI). A completare il team istituzionale solidale, anche alcuni componenti dello staff consiliare.
“Una festa importante per la ricerca – è il commento di Mazzolini – ma anche una fantastica occasione per consolidare lo spirito di comunità grazie alla partecipazione di tante famiglie. Non esistono divisioni politiche sul percorso, siamo tutti uguali e determinati a contribuire a una giusta causa”. Per Carli, “tutti ci mettiamo il massimo impegno per dare un segnale concreto. Questa manifestazione va sostenuta perché la ricerca è un caposaldo della nostra società”.