Parco Fotovoltaico a Beivars, nasce il Comitato per la tutela del quartiere

Nasce il Comitato Beivars Vive per chiedere la tutela del quartiere in vista del nuovo parco fotovoltaico a Udine nord

Nella giornata di giovedì 6 marzo si è ufficialmente costituito il Comitato “Beivars Vive!”, espressione della volontà dei residenti del quartiere Beivars-Godia, preoccupati per l’impatto ambientale e paesaggistico derivante dall’installazione del parco fotovoltaico nelle immediate vicinanze delle loro abitazioni, a Udine nord.

Il Comitato, sostenuto da una raccolta firme ancora in corso, intende farsi portavoce delle istanze della comunità locale nei confronti dell’azienda installatrice e dell’Amministrazione comunale. L’obiettivo è ottenere interventi di mitigazione e ristoro che possano rendere più accettabile l’inserimento dei nuovi impianti in un contesto già gravato da diverse servitù ambientali.

Tra le richieste avanzate vi è la creazione di barriere verdi per preservare il decoro del quartiere, con la piantumazione di arbusti e essenze mellifere nelle aree non occupate dai pannelli. Inoltre, i residenti sollecitano la realizzazione di interventi infrastrutturali per migliorare la sicurezza stradale, tra cui la costruzione di marciapiedi e di una pista ciclabile lungo le vie adiacenti a uno dei due impianti, la trasformazione di un incrocio pericoloso in rotatoria e l’installazione di illuminazione pubblica su un tratto di strada ancora privo di luci.

Tali interventi, spiegano i membri del Comitato, sarebbero essenziali per garantire maggiore sicurezza a pedoni, ciclisti e studenti diretti all’Istituto Bearzi, così come ai numerosi cicloturisti che percorrono la zona per raggiungere il Parco del Torre.

I residenti sottolineano di non essere contrari alla produzione di energia rinnovabile, ma evidenziano la necessità di un’adeguata progettazione che tenga conto dell’impatto ambientale e paesaggistico. “L’installazione di impianti di grandi dimensioni a pochi metri dalle abitazioni – spiegano – deve essere accompagnata da misure condivise di mitigazione e ristoro, necessarie per preservare la vivibilità del quartiere.”