All’ospedale di Udine un’equipe specifica per l’endometriosi: è la prima in regione

Un’equipe multidisciplinare per l’endometriosi all’ospedale di Udine.

Una nuova sfida per l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine: la presa in carico completa della paziente con endometriosi. Si tratta della prima esperienza in Friuli Venezia-Giulia, voluta fortemente dalla professoressa Lorenza Driul, direttore del Dipartimento mamma-bambino in ASUFC, e favorevolmente appoggiata dalla Direzione Medica.

Grazie al lavoro d’equipe multi-specialistica, è stato infatti messo a punto un percorso dedicato alla diagnosi e al trattamento dell’endometriosi e del dolore pelvico cronico incentrato esclusivamente sul paziente: obiettivo è quello di fornire un’assistenza elevata e specializzata, fornendo un percorso di presa in carico completo e specifico per le necessità di ogni singola paziente.

Il percorso prevede l’unione di diversi specialisti organizzati per lavorare in maniera coordinata con lo scopo di garantire una diagnosi e un trattamento adeguato, efficace e rapido. Il team degli specialisti è costituto dal ginecologo, dal radiologo dedicato di risonanza magnetica, dal gastroenterologo, dal fisiatra, dal terapista del dolore, dall’urologo, dal nutrizionista e dallo psicologo, dal neurologo/neurofisiologo.

La gestione del percorso è affidata all’equipe ginecologica che, avendo in carico la paziente presso l’ambulatorio specialistico endometriosi, ne individua le eventuali necessità e la indirizza allo specialista più idoneo in base alla problematica rilevata, programmando già al momento della stessa visita gli appuntamenti successivi.

“Siamo molto felici di poter inaugurare questo percorso per una patologia delicata come l’endometriosi – ha commentato la professoressa Driul -: mettiamo a disposizione un gruppo di specialisti dedicato che ha come obiettivo primario la centralità della paziente. La presa in carico completa è fondamentale e per questo siamo sempre alla ricerca di strumenti che possano migliorare la vita delle pazienti e garantire un’assistenza specializzata a 360 gradi“.