A Udine fare il mercato si può, Fontanini firma l’ordinanza per consentirli

Udine, lo svolgimento dell’attività è vincolata ad alcune condizioni.

Sul territorio del comune di Udine sarà consentito già dal 14 novembre l’esercizio dell’attività di commercio nella forma di mercato all’aperto su area pubblica o privata.

È quanto stabilito dall’ordinanza firmata dal sindaco Pietro Fontanini a seguito dell’incontro con gli assori alla Sicurezza Alessandro Ciani e al commercio Maurizio Franz e i rappresentanti dei sindacati Fiva Confcommercio e Goia, giocando così in anticipo rispetto alla definizione dell’ordinanza stessa perché, come ha dichiarato lo stesso Ciani, “è interesse dell’amministrazione che i mercati all’aperto, che già in primavera si sono dimostrati luoghi sicuri e controllati, possano continuare a svolgere la loro attività. Per questo, come già avvenuto durante la prima fase dell’epidemia – ha precisato – intendiamo continuare ad aiutare i nostri produttori e venditori ambulanti garantendo tutto l’impegno di questa amministrazione affinché i mercati possano rimanere aperti”.

Lo svolgimento dell’attività è vincolata alle seguenti condizioni: la perimetrazione dell’area, la predisposizione di un varco d’accesso separato da un unico varco d’uscita, la distanza interpersonale di almeno un metro, l’applicazione della scheda relativa al commercio su aree pubbliche contenuta nell’allegato 9 al Dpcm, la vendita solo sul lato frontale, la sorveglianza, anche privata, affinché le regole vengano rispettate. Tali obblighi, al cui rispetto sono tenuti sia gli operatori che i clienti, resteranno in vigore fino al 20 novembre.

“Sono molto soddisfatto – ha aggiunto Franz – per l’esito del confronto con i rappresentanti dei sindacati e per la decisione di consentire ai venditori ambulanti di continuare a svolgere la loro attività. Ma voglio anche cogliere l’occasione per invitare i cittadini a frequentare i mercati all’aperto non solo perché sono luoghi sicuri e per supportare in questa fase difficile i nostri produttori, ma anche per la qualità dei prodotti del nostro territorio”.