Botta e risposta tra opposizione e De Toni su presunta incompatibilità del sindaco.
Avrebbe omesso di segnalare, nel suo curriculum, le cariche in cinque società, tra cui una, la Calzavara, che aveva un appalto col Comune di Udine nel periodo del ballottaggio: da queste basi parte l’attacco dell’opposizione ad Alberto Felice De Toni per presunta incompatibilità alla carica di sindaco.
Il fronte della minoranza, rappresentato dai rispettivi capogruppo consiliari ossia Francesca Laudicina (Lega), Luca Vidoni (Fdi), Giovanni Barillari (Forza Italia), Raffaella Palmisciano (Lista Fontanini) e Loris Michelini (Identità civica), ha presentato quindi un testo di 12 quesiti, chiedendo a De Toni e all’amministrazione di fare chiarezza.
“La richiesta pubblica che facciamo – ha spiegato Laudicina -, è di verificare la documentazione dei requisiti di candidabilità e delle autocertificazioni: perché il sindaco ha dichiarato che non sussistevano cause di incompatibilità alla data del 27 aprile e lo ha ribadito nel consiglio comunale dell’8 maggio? Siamo partiti dalla lettura del curriculum di De Toni, datato 2021 e consegnato a marzo 2023: quello che ci colpisce è che nel cv mancano le 5 cariche di governance del professore, in particolare l’incarico di una società che nel frattempo, durante il ballottaggio, stava lavorando ad un appalto del Comune”.
“In che data certa il sindaco ha rassegnato le dimissioni dal cda di Calzavara spa – domanda il centrodestra -? In che data si sono chiusi definitivamente i due contratti di appalto aggiudicati alla Calzavara nel novembre 2022 e il 5 aprile 2023 (relativi all’installazione di alcune telecamere, ndr)?”. Insomma, l’ipotesi che la minoranza solleva è che De Toni sarebbe stato in una situazione di conflitto d’interessi temporaneo.
La risposta del sindaco De Toni all’accusa di incompatibilità.
Poche ore dopo la conferenza stampa del centrodestra, è arrivata la replica del primo cittadino: “Il tema relativo alle compatibilità con la mia nuova carica è già stato affrontato, con scrupolosità, da parte degli uffici comunali. Non sono state ravvisate incompatibilità di nessun tipo. Per opportunità ho preferito, in concomitanza con la mia elezione, rassegnare le dimissioni da alcuni consigli di amministrazione. Una scelta effettuata proprio per evitare ambiguità”.
“L’opposizione da tempo ha sollevato la questione e ha già ricevuto diverse repliche ufficiali, esaurienti, da parte degli uffici, in cui si fuga qualsiasi dubbio sulla mia compatibilità – ha continuato De Toni -. Nonostante questo ha deciso di perseguire la strada dell’attacco personale a mezzo stampa. Sono estremamente convinto della trasparenza dell’operato mio e degli uffici comunali, perciò invito la minoranza, qualora avesse elementi che ritiene non siano stati presi in considerazione dall’amministrazione, a rivolgersi alla magistratura requirente. Il mio auspicio tuttavia è che possa continuare il dialogo costruttivo che abbiamo instaurato fin dall’inizio”.