Open Dialogues for the Future, il forum voluto dalla Camera di Commercio Pordenone Udine.
La città friulana si prepara ad accogliere la terza edizione di Open Dialogues for the Future, il forum ideato dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine in collaborazione con The European House – Ambrosetti e la direzione scientifica di Federico Rampini L’evento, che si terrà giovedì 6 e venerdì 7 marzo 2025, si conferma come una delle principali piattaforme di approfondimento sui temi geopolitici e socioeconomici a livello internazionale, portando nel capoluogo friulano esperti, accademici, leader d’impresa e responsabili istituzionali.
Open Dialogues for the Future avrà al centro il confronto sulle sfide globali, in un contesto di grandi incertezze geopolitiche e di trasformazioni economiche. L’edizione di quest’anno si concentra sulle dinamiche internazionali che coinvolgono potenze come gli Stati Uniti, la Cina, la Germania e il Medio Oriente, con un focus particolare sugli Stati Uniti e sulle sue implicazioni per l’economia del Friuli Venezia Giulia.
Un’edizione ricca di temi attuali
La terza edizione di Open Dialogues for the Future si preannuncia particolarmente rilevante, soprattutto in un anno che si apre con un governo americano sotto la guida di Donald Trump e con l’escalation di conflitti in Ucraina e Medio Oriente. In un contesto così complesso, l’evento sarà una vetrina per analizzare in profondità gli scenari geopolitici, le nuove alleanze commerciali e le sfide economiche, con una particolare attenzione alla posizione del Friuli Venezia Giulia, regione strategica per l’export e per i rapporti con gli Stati Uniti.
Un luogo di confronto tra istituzioni, imprese e accademici
Open Dialogues for The Future si articola su due giornate suddivise ciascuna in due moduli (mattina e pomeriggio), ognuno in una sede diversa, sempre nel centro città, con più panel costruiti a seconda dei temi trattati.
Il primo giorno è dedicato ad introdurre “il mondo che cambia: scenario geopolitico fra due guerre e tre continenti”, mentre in pomeriggio lo scenario geo-economico sarà al centro dei dibattiti, concentrandosi anche in particolare sulla situazione di Italia, Francia e Germania e con un videocollegamento con l’ex direttore della Cia David Petreus.
La seconda mattinata sarà concentrata a comprendere meglio gli Stati Uniti, fra strategie internazionali e dinamiche interne della superpotenza americana, con un focus sui rapporti economici tra Nord America e Friuli Venezia Giulia, mentre il pomeriggio conclusivo sarà come sempre dedicato ai giovani, con un dibattito che porrà al centro le opportunità date dall’innovazione e dall’iniziativa imprenditoriale.
Come nelle scorse edizioni, il collegamento con la realtà istituzionale e imprenditoriale locale sarà centrale. Il sistema-regione è infatti da sempre vocato all’export e all’innovazione per competere sui mercati internazionali e in particolare su quegli Stati Uniti che saranno oggetto di un approfondimento specifico, in quanto mercato su cui il Friuli Venezia Giulia sta puntando in questi anni.
E la Regione Fvg è infatti uno dei partner di Open Dialogues: assieme a essa, a sostenere il forum della Cciaa Pn-Ud ci sono Comune di Udine e Fondazione Friuli, unite al patrocinio di Unioncamere e del Ministero delle imprese e del Made in Italy. Quest’anno, Odff vede anche la partecipazione dell’Università di Udine.
Oltre alla sede della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, la terza edizione si apre nuovamente agli attori della vita economica e sociale della città, grazie alla collaborazione dei partner istituzionali. Pertanto, per il 2025, il sipario si alzerà giovedì 6 mattina nella Chiesa di san Francesco, attigua alla sede camerale, e quindi il forum proseguirà giovedì 6 pomeriggio nella sede storica della Fondazione Friuli. La mattina della seconda giornata si terrà invece proprio in Cciaa, in sala Valduga (piazza Venerio), mentre l’evento conclusivo del venerdì 7 pomeriggio sarà a poca distanza, all’Auditorium Sgorlon dell’Università di Udine, in via Margreth.
I panel di Open Dialogues for The Future saranno a ingresso libero su prenotazione, che andrà effettuata tramite modulo online dal sito www.opendialogues.eu, sito ufficiale della manifestazione, dove sarà disponibile il programma aggiornato in tempo reale e da dove si potranno anche vedere in streaming le dirette dei dibattiti. È possibile seguire l’evento sui social network attraverso l’hashtag dedicato #Odff2025
Le dichiarazioni.
“Grazie all’ampia condivisione istituzionale, offriremo tutti insieme un evento partecipato e diffuso nel cuore della città di Udine, storicamente crocevia di popoli e culture e con una spiccata apertura verso tutto il mondo. Un luogo ideale per un confronto a più voci tra autorevoli esperti internazionali, analisti e imprenditori, utile ad aiutare tutti noi a leggere e interpretare meglio questa complessa realtà geopolitica e geo-economica globale in cui siamo immersi, con le nostre imprese, le nostre economie e più in generale con le nostre vite” ha detto Giovanni Da Pozzo, presidente Camera di Commercio Pordenone-Udine
“L’America di Trump sorprende, sconcerta, spaventa molti europei. La Germania apre un nuovo capitolo politico e di governo. Due conflitti rimangono aperti alle porte dell’Europa. L’uscita della Cina dalla sua crisi rimane incerta. Il Forum Open Dialogues for the future è l’appuntamento ideale per diradare il polverone, uscire dalla modalità del panico permanente, andare in profondità. Il mondo delle imprese in particolare ha bisogno di uno sguardo lucido e nervi saldi, per affrontare il nuovo scenario” ha commentato in videocollegamento Federico Rampini, direttore scientifico Open Dialogues for the Future
“In tre anni di attività siamo riusciti, grazie al costante e importante lavoro di tutti i partner dell’iniziativa, a consolidare Open Dialogues come la principale piattaforma in Italia per l’analisi delle dinamiche geoeconomiche e geopolitiche, garantendo un solido legame con il territorio del Friuli-Venezia Giulia e il suo tessuto produttivo, fortemente votato all’export e quindi esposto a shock esogeni di portata storica. Il programma della terza edizione, di alto livello e intensità, ci guiderà ancora una volta in un’analisi approfondita dello scenario globale odierno, sempre più ricco di sfide ma anche di opportunità” ha spiegato Filippo Malinverno, The European House Ambrosetti, coordinatore del programma Odff
“Il programma di Open Dialogues è strategico e non solo per le imprese e questo territorio. Il Fvg è crocevia d’Europa e regione votata all’export, Germania e Usa in primis, su cui continueremo a puntare per lo sviluppo della nostra economia. Personalmente, pur essendo un europeista convinto, sono anche critico nei confronti delle non-politiche industriali che l’Europa sta mettendo in piedi. Quello che mi preoccupa è una certa timidezza da parte dei vertici europei ad affrontare seriamente temi della competitività del continente, che influenzano fortemente il nostro Paese. Sarà dunque interessante ascoltare i dibattiti che Open Dialogues propone, perché ci portano al centro degli eventi in cui tutti siamo coinvolti in prima persona” le parole dell’assessore regionale alle attività produttive Sergio Emidio Bini.