A Udine torna Open Dialogues for the Future.
Tutto pronto per la nuova edizione di Open Dialogues for the Future, il forum voluto dalla Camera di Commercio di Pordenone-Udine in collaborazione con The European House–Ambrosetti per approfondire i cambiamenti geopolitici, economici e sociali in corso aiutando a capire gli impatti che potranno avere sul Paese e a delineare le future direttrici geopolitiche e geoeconomiche.
Open Dialogues for the Future, dopo il successo dell’edizione inaugurale nel 2023, rinnova quindi il suo appuntamento a Udine, nel cuore del Friuli-Venezia Giulia. L’evento, in programma per il 7 e l’8 marzo, vuole essere una piattaforma di confronto che coinvolge esperti, accademici, leader d’impresa e responsabili istituzionali, per promuovere una migliore comprensione di una serie di eventi che rendono il 2024 un anno cruciale a un livello senza precedenti in tutto il mondo.
Infatti, oltre al perdurare del conflitto in Ucraina e al nuovo scenario di guerra in Medio-Oriente che stanno contribuendo a ridefinire un nuovo ordine mondiale, il 2024 attende l’evoluzione delle mutate strategie e partnership economiche delle grandi potenze, con particolare attenzione alle sfide nel mercato cinese e alle difficoltà della Germania, storico partner dell’Italia e primo mercato per il Fvg in particolare. L’anno appena iniziato si caratterizza inoltre per l’attesa delle tante consultazioni elettorali che vedranno coinvolta circa la metà della popolazione mondiale con, in particolare, le elezioni in Europa e quelle negli Stati Uniti d’America che avranno ripercussioni sull’ordine mondiale.
Un contributo rilevante verrà poi dal mondo delle imprese locali, espressione del legame di territorialità con Udine e il Friuli-Venezia Giulia da sempre volte all’innovazione per competere sui mercati internazionali e a cui verrà riservato un approfondimento sui rapporti economici con gli USA. Infine, uno spazio importante sarà dedicato alle sfide della leadership in un mondo in cui le esigenze e le aspettative dei giovani e, di conseguenza, le loro competenze hanno subito significative trasformazioni.
Da Pozzo: “Un confronto diffuso nel cuore della città”.
“Quest’anno Open Dialogues cresce ulteriormente e la nostra Cciaa può contare anche sul supporto di Comune e Regione, che si sono unite alla Fondazione Friuli: insieme offriremo un evento diffuso nel cuore della città, storicamente crocevia di popoli e culture. È dunque luogo ideale per un confronto a più voci tra autorevoli esperti internazionali, analisti e imprenditori, utile ad aiutare tutti noi a decifrare meglio questa complessa realtà geopolitica e geoeconomica globale in cui siamo immersi”, spiega Giovanni da Pozzo, presidente della Camera di Commercio Pordenone – Udine
Rampini: “Un’opportunità per le imprese e il mondo dei giovani”.
“Ci rivolgiamo al mondo delle imprese della regione, al mondo dei giovani che presto in queste imprese entreranno a lavorare, e poi al mondo che riunisce associazioni, società civile, istituzioni e che serve a sostenere l’azione del tessuto economico verso l’internazionalizzazione. Mentre lanciavamo la prima edizione di Open Dialogues avevamo la minaccia incombente di una guerra in atto nell’Europa dell’Est, non avevamo certezze sull’approvvigionamento energetico e c’era tutto il tema della de-globalizzazione e del divorzio fra Occidente e Cina. In un anno sono cambiate già moltissime cose. Le guerre sono diventate due, si è aggiunto quel Medioriente che per Italia è una questione limitrofa, ci riguarda da vicino, in particolare per la questione energetica e quella di navigazione. Una guerra che, per come è scoppiata, ci ha fatto capire immediatamente che dobbiamo attrezzarci, essere allenati alla flessibilità, essere sempre pronti ad adattare le nostre risposte all’imprevisto. Decifrare la geopolitica è più essenziale che mai, per i cittadini, le imprese, le istituzioni“– Federico Rampini, giornalista, saggista e direttore scientifico di Open Dialogues for the Future
Malinverno: “Un punto di riferimento per riflettere sull’oggi e sul domani”.
“Il contesto geopolitico globale, se già l’anno scorso imponeva a imprese e istituzioni un’attenzione costante alle sfide emergenti, quest’anno rende l’analisi realmente imprescindibile per elaborare nuove strategie di competizione sui mercati internazionali. Open Dialogues si conferma punto di riferimento per riflettere sull’oggi e sul domani, grazie ad un programma sempre più ricco di contenuti e ospiti – e quelli internazionali sono praticamente raddoppiati, per aiutarci ancor più approfonditamente a interpretare questo momento e il futuro”, spiega Filippo Malinverno, Coordinatore del Forum per The European House-Ambrosetti.
Il sindaco De Toni: “Un evento valorizzare la nostra collocazione europea e internazionale”.
“Il tema del futuro è sempre stato al centro della riflessione di questo territorio e della Camera di Commercio in particolare, con il suo percorso Friuli Future Forum e oggi con questo nuovo evento che valorizza ancor più la nostra collocazione europea e internazionale. Ci troviamo in un momento complesso in Europa. La speranza di rimanere significativi è stare insieme e aumentare le politiche di coesione e sostegno”, commenta il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni.
Nonis: “Una bussola per l’economia”.
“Fondazione Friuli ha sempre avuto come obiettivo lo sviluppo del territorio, territorio perfettamente adatto ad accogliere eventi di questo tipo. L’economia è sempre più caratterizzata dall’imprevedibilità e questi eventi possono darci una utile bussola. La Fondazione ha prestato il suo sostegno, quest’anno anche logistico, mettendo a disposizione la sede che abbiamo da poco inaugurato e che così si apre ulteriormente alla città”, commenta Luciano Nonis, direttore Fondazione Friuli
Bini: “Importante occasione di confronto”.
“Per la Regione è un orgoglio ospitare questa prestigiosa conferenza stampa per un evento davvero importante. I dogmi che hanno caratterizzato il nostro mondo per tanti decenni all’improvviso sono crollati. È dunque importante ancor più poterci confrontare, discutere, raccogliere suggestioni come quelle che sentiremo a Open Dialogues”, commenta Sergio Emidio Bini, assessore alle attività produttive e turismo della Regione.
La struttura dell’evento.
Open Dialogues for The Future si articola su due giornate suddivise in diversi panel costruiti a seconda dei temi trattati. Il primo giorno è dedicato ad approfondire gli scenari geopolitici e geoeconomici a livello mondiale, dibattendo su quale ruolo per l’Europa e le possibili evoluzioni del binomio Italia – Germania. Il secondo giorno vede al centro della discussione il “mondo atlantico” con un focus sugli Stati Uniti d’America, sulle dinamiche in atto nella superpotenza e le strategie internazionali, compreso un focus sui rapporti economici fra USA e Friuli-Venezia Giulia. Chiude il forum un momento dedicato al tema Youth Leadership e alla promozione della crescita dei giovani attraverso la possibilità di acquisire conoscenze e competenze per costruire la propria leadership futura.
Il programma.
Giovedì 7 marzo 2024
- Apertura dei lavori con intervento delle istituzioni locali, regionali e nazionali
- Focus su sviluppi e dinamiche di un nuovo ordine mondiale
- Quale ruolo per l’Europa
- Le prospettive per l’economia globale fra inflazione, direzioni per i tassi di interesse e nuove misure protezionistiche
- Il rapporto “imprescindibile” fra Italia e Germania
Venerdì 8 marzo 2024
- Apertura dei lavori con intervento di The European House–Ambrosetti
- Dinamiche interne e strategie internazionali della Superpotenza Americana
- Relazioni e rapporti economici fra Stati Uniti d’America e Friuli-Venezia Giulia
- Youth Empowerment: quali frontiere per le nuove leadership
- Chiusura dei lavori e saluto istituzionale
I luoghi.
Oltre alla sede udinese della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, la seconda edizione apre le porte agli attori della vita economica e sociale della città, grazie alla collaborazione di partner come la Regione Friuli-Venezia Giulia, il Comune di Udine e la Fondazione Friuli, quest’ultima già sostenitrice dell’edizione 2023. Pertanto, per il 2024, oltre alla Sala Valduga della sede camerale (in piazza Venerio), il forum avrà luogo anche nella sede storica della Fondazione Friuli e nel magnifico Salone del Parlamento del Castello. L’evento conclusivo del forum 2024 si terrà presso la Chiesa di San Francesco. Infatti i dibattiti sono suddivisi tematicamente in quattro mezze giornate, ciascuna delle quali prenderà posto in una delle sedi scelte, tutte nel cuore del capoluogo friulano.
I panel di Open Dialogues for The Future saranno a ingresso libero su prenotazione, che potrà essere effettuata tramite modulo online dal sito www.opendialogues.eu, sito ufficiale della manifestazione, dove sarà disponibile il programma aggiornato in tempo reale e da dove si potranno anche vedere in streaming le dirette dei dibattiti e seguire le news.