I tre giovani chiedono il rito abbreviato.
Hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato i tre giovani accusati a vario titolo della morte dell’imprenditore giapponese Shimpei Tominaga, morto lo scorso giugno all’ospedale di Udine, pochi giorni dopo essere stato colpito con un pugno da Samuele Battistella e aver violentemente sbattuto la testa sul pavimento. La richiesta sarà valutata domani dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Udine. Il rito abbreviato, prevede uno sconto di un terzo della pena e l’assenza della fase dibattimentale.
Quella sera Battistella, al quale erano stati concessi gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, era insieme Abd Allah Djouamaa e Daniele Wedam, tutti residenti nella provincia di Treviso. I tre giovani, di età compresa tra i 20 e i 22 anni, che ora devono rispondere di omicidio preterintenzionale, lesioni aggravate e danneggiamento. Djouamaa e Wedam dovranno anche rispondere di lesioni personali gravi per aver picchiato un giovane ucraino e un passante corso in aiuto della vittima.
La Procura ritiene che l’accusa di omicidio preterintenzionale debba essere estesa a tutti e tre gli indagati. Tuttavia, il Tribunale del Riesame di Trieste e la Corte di Cassazione hanno espresso una posizione contraria, ritenendo che l’imputazione di tale reato non debba coinvolgere Djouamaa e Wedam. La decisione definitiva spetterà al GUP, che dovrà valutare l’eventuale responsabilità concorsuale dei tre imputati.