Omicidio Tominaga, rito abbreviato per i tre giovani. Battistella scarcerato: ai domiciliari senza braccialetto elettronico

La prima udienza sull’omicidio di Shimpei Tominaga.

Si è svolta questa mattina la prima udienza per l’omicidio dell’imprenditore giapponese Shimpei Tominaga, un caso che ha scosso profondamente la comunità locale e nazionale. Il giudice per l’udienza preliminare Roberta Paviotti, si procederà con il rito abbreviato, come richiesto dai tre imputati accusati di omicidio preterintenzionale.

I tre giovani sotto accusa, Samuele Battistella, Daniele Wedam e Abd Allah Djouamaa, hanno optato per il rito abbreviato, una scelta che, in caso di condanna, consente loro di beneficiare di uno sconto di pena. Battistella, ritenuto colui che ha materialmente sferrato il colpo mortale, è assistito dall’avvocato Stefano Arrigo. Wedam e Djouamaa sono invece difesi rispettivamente dagli avvocati Tino Maccarrone e Guido Galletti.

Durante l’udienza, il giudice ha accolto la costituzione di parte civile della famiglia di Shimpei Tominaga, rappresentata dall’avvocato Alberto Tedeschi, e di un suo amico. È stata accettata anche la richiesta di parte civile di uno dei due cittadini ucraini coinvolti nella rissa che ha preceduto la tragica morte dell’imprenditore.

Scarcerazione e perizia psichiatrica

Tra le decisioni, l’accoglimento della richiesta di scarcerazione per Battistella, che ha ottenuto i domiciliari senza l’obbligo di braccialetto elettronico. La mancata disponibilità del dispositivo aveva infatti ritardato il trasferimento agli arresti domiciliari nelle settimane precedenti.

E’ stata disposta inoltre la perizia psichiatrica su uno dei tre giovani, Abd Allah Djouamaa. Il giudice Paviotti ha aggiornato l’udienza al 16 gennaio, quando verrà conferita la perizia psichiatrica al tecnico incaricato.