“Mi sono sentito aggredito e mi sono difeso. Non sono una persona cattiva.” Sono queste alcune delle parole Bruno Macchi, il 29enne nato in Brasile e reo confesso, accusato dell’omicidio del senzatetto Luca Tisi, ucciso con 85 coltellate all’alba del 15 aprile 2023, nella galleria dei condomini Alpi, in piazzale Osoppo a Udine. Venerdì Macchi ha parlatoa lungo in aula durante la terza udienza del processo, davanti alla Corte d’Assise di Udine.
Macchi è stato sottoposto a un lungo interrogatorio, durato quasi tre ore, durante il quale la pm Lucia Terziariol ha evidenziato diverse incongruenze nel suo racconto rispetto ai precedenti tre interrogatori. Successivamente, gli avvocati difensori di Macchi, Massimiliano Basevi e Cristian Buttazzoni, hanno tentato di chiarire la versione del loro assistito.
La mattinata si era aperta con la deposizione del medico legale, che ha presentato le foto della scena del crimine e dell’autopsia. Moreschi ha spiegato come Tisi abbia tentato di difendersi e che fosse ancora vivo mentre veniva colpito, con lesioni fatali alla testa. Non è stato possibile stabilire se l’aggressione sia iniziata mentre Tisi dormiva.
Il Racconto di Macchi
Nel pomeriggio, Macchi ha raccontato la sua versione dei fatti, descrivendo una vita segnata da adozione, problemi familiari, e l’uso di alcol e droghe. Ha riferito di essere uscito in bicicletta quella notte con un coltello “per sentirsi più sicuro”. Macchi ha dichiarato di aver reagito perché preso ad una gamba, ma le sue risposte sono state spesso contraddittorie e piene di lacune.
La Difesa e le Accuse
Macchi rischia l’ergastolo, accusato di aver agito per futili motivi e con crudeltà, approfittando di una persona indifesa, oltre che per il porto abusivo del coltello.
L’avvocato difensore Basevi ha dichiarato che è ancora presto per trarre conclusioni, ma ha sottolineato che Macchi ha confermato la sua versione dei fatti nonostante l’incalzare delle domande. “Ha iniziato un percorso per ricostruire la vicenda lontano dagli abusi di alcol e sostanze stupefacenti e ha riacquistato una sorta di serenità interiore”, ha aggiunto Basevi.
La prossima udienza è fissata per il 5 luglio, quando verranno ascoltati alcuni testimoni della difesa e si valuterà la richiesta di perizia psichiatrica su Macchi.