L’accusa per Bruno Macchi è di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
Ergastolo per Bruno Macchi: è questa la richiesta dell’accusa per il ventinovenne imputato per l’omicidio del 56enne senzatetto Luca Tisi. Durante la requisitoria, il pm Lucia Terzariol ha sostenuto la tesi dell’omicidio volontario aggravato dai futili motivi, minorata difesa della vittima e dalla crudeltà.
Il delitto, avvenuto lo scorso 19 aprile nella galleria Alpi di piazzale Osoppo, aveva scosso profondamente la comunità di Udine per la brutalità con cui era stato perpetrato: Tisi era stato ritrovato senza vita, martoriato da ben 85 coltellate.
Il pm ha ricostruito nei minimi dettagli le dinamiche del crimine, ripercorrendo le ore precedenti e successive all’omicidio. Secondo la tesi dell’accusa si tratta di omicidio volontario, aggravato dalla condizione di minorata difesa della vittima, dalla crudeltà e dall’assoluta futilità del movente. La vittima, un senzatetto vulnerabile, sarebbe stata colpita da Macchi senza alcuna possibilità di difendersi. La violenza cieca, dimostrata dalle numerose coltellate, è stata descritta come un’espressione di crudeltà ingiustificabile. Inoltre, l’assenza di un motivo concreto per il delitto aggrava ulteriormente la posizione dell’imputato.
Ora toccherà alla difesa.
Nelle prossime udienze toccherà alla difesa sostenere le proprie argomentazioni. Nei precedenti interrogatori Bruno Macchi aveva dichiarato di essersi sentito aggredito dal 56enne e di essersi difeso. Aveva riferito di essere uscito in bicicletta quella notte con un coltello “per sentirsi più sicuro” e di aver reagito perché preso ad una gamba.