Il tribunale del Riesame ha respinto l’istanza di scarcerazione.
Bruno Macchi resta in carcere. Il tribunale del Riesame ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dagli avvocati del ventottenne accusato dell’omicidio di Luca Tisi, il senzatetto ucciso a coltellate nella galleria ec Capitol di Udine lo scorso 15 aprile.
Di conseguenza, il giovane rimarrà detenuto in via Spalato, dove si trova dal 19 aprile. I legali di Macchi avevano chiesto che il loro assistito fosse trasferito in una struttura protetta, possibilmente una delle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza.
La versione del 28enne.
Durante questi giorni, Macchi ha ripercorso mentalmente quanto accaduto la mattina del 15 aprile, il giorno dell’omicidio a Udine. Ha raccontato di essere stato afferrato alla caviglia poco dopo essere entrato nella galleria per acquistare sigarette da un distributore automatico e di essersi sentito in pericolo, reagendo di conseguenza.
Tuttavia, questa versione dei fatti dovrà essere confermata dagli elementi raccolti durante l’indagine condotta dalla polizia. Purtroppo, le telecamere di sorveglianza installate nella zona non hanno ripreso il punto esatto in cui si è consumato il delitto. Gli investigatori hanno ricostruito che Tisi è stato ucciso con decine di coltellate in soli quattro minuti. La Procura di Udine contesta a Macchi sia i “motivi futili” sia la “crudeltà”, aggravanti precluderanno l’accesso al rito abbreviato in caso di processo.