Il pm chiede l’ergastolo per Vincenzo Paglialonga.
Ergastolo per Vincenzo Paglialonga: è questa la richiesta l Pubblico Ministero Claudia Finocchiaro per l’uomo accusato del brutale omicidio di Lauretta Toffoli. La 74enne, fu uccisa con 36 coltellate nel suo appartamento in via della Valle a Udine nella notte tra il 6 e il 7 maggio 2022.
Il processo, che vede imputato il 42enne originario di San Severo di Foggia, attualmente è detenuto in carcere a Belluno e ha scelto di non presentarsi in aula. Durante la requisitoria, il Pubblico Ministero ha chiesto alla Corte di riconoscere le aggravanti della crudeltà e del nesso teleologico, mentre ricostruiva minuziosamente le circostanze che portarono all’omicidio di Lauretta Toffoli.
Tra le prove determinanti, ci sono le registrazioni delle telecamere dei vicini di casa, che hanno catturato i movimenti di Paglialonga nelle ore concitate della notte del delitto. Secondo l’accusa, il quarantaduenne si presentò per due volte a casa di Lauretta Toffoli e avrebbe, richiesto denaro alla vittima.
Inoltre, nel corso dell’indagine, furono effettuati dei rinvenimenti significativi all’interno dell’abitazione di Paglialonga. Qui, gli investigatori hanno trovato ciò che l’accusa sostiene essere l’arma del delitto: un coltello con una lama larga di 4 centimetri e mezzo, che era stato accuratamente lavato. Sulla lama del coltello furono rinvenute tracce di sangue e il DNA della Toffoli. Inoltre, sono stati trovati un paio di calzini appartenenti a Paglialonga, sui quali sono state individuate tracce del DNA della vittima.
Il Pubblico Ministero ha anche evidenziato che il corpo di Lauretta Toffoli presentava numerose ferite, tra cui quelle all’addome, al collo, al viso, al petto e alle cosce. In particolare, è emerso che c’era una lesione nella parte posteriore del ginocchio, compatibile con un tentativo di sezionare il cadavere da parte dell’aggressore.