Per i commercianti, “i nuovi arredi dimostrano la totale confusione e l’assoluta mancanza di progettualità del Comune di Udine”
I nuovi arredi di piazza Garibaldi continuano a far discutere. Contro la decisione del Comune di Udine intervengono i commercianti della zona. “Esprimiamo con fermezza il nostro sdegno per le recenti scelte dell’Amministrazione su piazza Garibaldi”, è il commento del Gruppo Piazza XX Settembre e Dintorni che raccoglie più di 55 imprenditori. “Questa decisione non fa che sottolineare una cronica mancanza di visione e di pianificazione strategica per la città, in particolare riguardo alla viabilità, al commercio e agli aspetti culturali che dovrebbero essere, invece, al centro di ogni intervento urbanistico”.
“Piazza Garibaldi, da sempre luogo di incontro e cuore pulsante della città, è testimone di una storia che ha visto momenti cruciali sin dai tempi della Repubblica di Venezia”, prosegue l’associazione. “Ridurre questo spazio d’importanza storica a un contesto svilente e incoerente dal punto di vista estetico e funzionale è non solo un insulto alla memoria collettiva dei cittadini, ma anche una vera beffa che si aggiunge al danno già arrecato dalle recenti politiche di gestione della zona”.
“Arredi totalmente avulsi dal contesto urbano”
“La nostra protesta, che non si arresta, si estende oggi anche agli altri commercianti della città, che si sono risvegliati questa mattina con un’amara sorpresa: l’inspiegabile installazione di arredi che non solo contraddicono il valore storico della piazza, ma che risultano totalmente avulsi dal contesto urbano. Anche coloro che, fino a ieri, nutrivano fiducia e speranza in un epilogo positivo hanno ormai preso atto della situazione, confermando che il percorso intrapreso non è sostenibile né accettabile“.
“La nostra posizione – conclude il Gruppo Piazza XX Settembre e Dintorni – resta chiara: chiediamo un confronto aperto con l’amministrazione comunale per elaborare una strategia condivisa, capace di valorizzare il patrimonio storico, incentivare il commercio e migliorare la qualità della vita in città”.