Non si placa la polemica a Udine sui fondi non assegnati al Comune per la riqualificazione di Borgo Stazione. Dopo la risposta del sindaco De Toni alla Regione, che ha spiegato la posizione dell’amministrazione udinese, le opposizioni vanno all’attacco del primo cittadino.
Vidoni: “Polemiche pretestuose, abbassare i toni”.
“Le recenti polemiche sollevate dal sindaco e dalla maggioranza udinese riguardo ai fondi non assegnati per il progetto di riqualificazione di Borgo Stazione sono del tutto infondate e fuori luogo – commenta Luca Onorio Vidoni, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale a Udine – . Il sindaco mente consapevolmente, cercando di attribuire alla Regione Friuli Venezia Giulia e al centrodestra udinese responsabilità che non competono loro, dato che non ci è mai stata richiesta la partecipazione ad alcun incontro specifico per discutere del masterplan presentato pubblicamente nelle ultime ore. Non si può poi affermare che i fondi richiesti dal Comune alla Regione siano stati trascurati nel recente assestamento di bilancio, poiché per gli investimenti sono stati assegnati 20 milioni dei 42 richiesti, senza considerare altri stanziamenti, come i contributi per l’impiego degli steward per il controllo del territorio”.
“In totale, la città di Udine ha beneficiato di oltre 300 milioni di euro in investimenti regionali negli ultimi anni, dimostrando l’attenzione costante dell’amministrazione Fedriga verso il capoluogo friulano. Quando si parla di riqualificazione urbana, non solo vanno fatte analisi approfondite, ma bisogna valutare attentamente i progetti che devono essere condivisi con l’intera comunità, in particolare con i residenti coinvolti, perché non possiamo pensare di risolvere il problema della sicurezza in una delle aree più critiche eliminando i parcheggi a raso o creando campi da basket e calcio che rischiano di diventare terreno fertile per le baby gang. Inoltre, troviamo assurda la scelta di affidare l’incarico di progettazione del masterplan di riqualificazione di Borgo Stazione al Politecnico di Torino”.
“Questo è un progetto che potrebbe essere realizzato dall’Università di Udine o dai validi professionisti della nostra città e del territorio, che dovrebbero essere valorizzati invece che ignorati. Positivo invece lo stanziamento di fondi per il Palacarnera, un palazzetto che da anni necessita di riqualificazione: grazie a questo intervento, con la collaborazione dei privati, il palazzetto diventerà un luogo centrale per i grandi eventi della città, dopo le discutibili scelte dell’amministrazione Honsell di ridurne i posti. Se il sindaco e la maggioranza vogliono veramente collaborare, devono abbassare i toni non solo con l’opposizione e il centrodestra udinese, ma anche con l’amministrazione regionale. Le dichiarazioni polemiche e lo scontro non fanno altro che danneggiare la città”.
Laudicina: “La riqualificazione di un quartiere deve essere condiviso”.
“Come ho già avuto modo di dire quando il Presidente Fedriga ha parlato di richieste via whatsapp non credo si riferisse a un modulo di domanda piuttosto a un comportamento riprovevole del Sindaco De Toni e della sua Giunta – commenta Francesca Laudicina Capogruppo Lega Salvini Udine – . Non parlo del Patto Territoriale perché l’11 marzo scorso in risposta ad un accesso atti della sottoscritta il Sindaco aveva dichiarato che non c’era, non parlo della sua richiesta d’incontro del 14 marzo perché – come già detto quella volta – i progetti importanti per la città non si espongono nelle segrete stanze a pochi consiglieri ma in Consiglio Comunale e a questa richiesta invece fatta antecedentemente a quella del Prof. lui non ha mai risposto. Anche io ho le mail, per parlare alla De Toni”.
“Veniamo ai due investimenti incriminati – prosegue Laudicina – . Riguardo al Pala Carnera il prof. De Toni si è sempre detto favorevole all’investimento e ha pure incontrato in pompa magna il ministro Abodi con Fedriga nel novembre 2023 per esprimere la disponibilità del Comune a fare la sua parte. Idem la Regione che ha appena messo 20 milioni in assestamento. Riguardo all’investimento di Borgo Stazione, del ragguardevole valore di 25 milioni, pare di capire che non avesse fatto lo stesso percorso di condivisione con gli uffici regionali nei contenuti specifici, visto anche che il progetto del Politecnico di Torino è datato maggio 2024, e in tutta franchezza chiedere alla Regione di dare fondi al buio su un progetto di rigenerazione urbana di un quartiere con problemi enormi di sicurezza, che prevede la costruzione tra l’altro di un campo di basket in Viale Leopardi, con un masterplan generico, ritengo sia stato un grave errore politico perché richieste così elevate di fondi non possono essere assolte per un progetto di vanità stravagante e mal adattato che potrebbe comportare il rischio di consegnare l’intero quartiere al malaffare invece che risanarlo. La riqualificazione di un quartiere deve passare attraverso i grandi portatori d’interesse del quartiere stesso e concordato con loro. Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, privati quali albergatori e la proprietà della stazione delle corriere hanno la disponibilità di immensi spazi che forse dopo 40/50 anni vanno riconsiderati e messi tutti sul piatto”.
Michelini: “Scontro immotivato, progetto non condiviso con i cittadini e le istituzioni”.
“Dalla conferenza stampa del Sindaco De Toni, della sua Giunta e maggioranza sempre più spostata a sinistra si riscontra un tono di scontro sempre più acceso verso la Regione e anche verso di noi dell’opposizione a Udine, scontro immotivato se pensiamo che il fantomatico progetto urbanistico di Borgo Stazione non è stato condiviso dai cittadini e dalle Istituzioni – commenta il capogruppo di Identità Civica Loris Michelini – . Come si fa a puntare il dito contro esasperando gli animi già giorni prima di presentarlo. È come dire alla Regione ‘tu dammi 22 milioni anche se non sei d’accordo su quello che devo fare con i soldi, altrimenti piango, urlo e dico alla gente che mi tratti come un figliastro’. Così non si fa politica amministrativa seria, ho capito che questa Amministrazione De Toni-Venanzi aveva interesse a farsi dire di no a tutti costi per poi alimentare politicamente lo scontro. Non è questa senza ombra di dubbio la mia politica”.
“Nel merito del progetto poi, vedendo le immagini e il piano si scopre che l’intenzione è quella di proseguire con la totale eliminazione dei parcheggi a raso in Via Roma, Via Leopardi, Via Carducci, Via Dante, Via Ceconi concentrando in un unico edificio a piani i posti auto come in un centro commerciale. Vi immaginate il multi piano in Via Leopardi con tutti i problemi cosa diventerebbe ? E’ le già poche attività in zona che hanno un respiro più ampio del Quartiere cosa dicono ? Ecco perché il mio pensiero va a visionare bene le intenzioni prima di dare approvazione e soldi a scatola chiusa”, conclude Michelini.