Tra i promotori del neo Comitato di Udine Salmé e Munaretto.
“No al Centro rifiuti a Udine est”. È nato qualche giorno fa il neo comitato che promette di dare il via a breve “non solo ad una raccolta di firme, ma ad una vera e propria mobilitazione del quartiere contro una decisione – scrivono i promotori, Stefano Salmè e Silvana Munaretto, entrambi consiglieri di quartiere Udine est Di Giusto – e che prova quale sia il grado di discriminazione verso un quartiere che invece meriterebbe ben altra considerazione”.
La decisione di dare vita al comitato deriva, secondo Salmè e Munaretto, dal bilancio comunale di previsione 2021-2023 da cui “è arrivata la conferma che il contributo regionale di 698 mila euro, ottenuto per la realizzazione di un Centro rifiuti in viale Forze Armate, ipotesi accantonata per l’opposizione dei cittadini – denunciano – è stato interamente destinato alla costruzione di una mega stazione ecologica, come quella di via Rizzolo per intenderci, a Udine est”. Per il Comitato, dunque, “l’ipotesi di realizzarne due, una a Udine est e una ai Rizzi, è stata quindi velocemente abbandonata dopo l’opposizione della presidente del Comitato Rizzi, Savoia e del presidente del Consiglio di quartiere Bettuzzi”.
Il nuovo centro rifiuti, accusano i promotori, “non sarà affatto costruito in via Pra Di Sac come affermato dal sindaco alla stampa alcuni giorni fa, ma sarà invece realizzato sulla strada comunale di Bariglaria, a pochi metri dal campo di calcio del San Gottardo e a poche decine di metri dalle abitazioni di via Gastone Valente e di via Zilli. Mentre i due Centri per i rifiuti di via Stiria e di via Rizzolo nascono in due zone artigianali, quella di Udine est sarebbe l’unica localizzazione in zona residenziale e a pochi metri da un’area vincolata a livello paesaggistico”.
“La presenza di due Centri Rifiuti sono più che sufficienti alle esigenze della città – concludono Salmé e Munaretto –. Chiediamo quindi l’appoggio di tutti i quartieri confinanti con Udine est, al fine di dimostrare quella solidarietà che il quartiere Di Giusto aveva dimostrato quando si ipotizzò la realizzazione dell’opera in viale Forze Armate”.