Un viaggio interattivo per scoprire il Museo del Duomo di Udine.
Per conoscere la storia del Museo del Duomo di Udine e delle sue opere, i visitatori friulani e internazionali, che sempre più numerosi vi affluiscono, hanno ora a disposizione nuovi strumenti tecnologici multilingue che rendono fruibile un’esperienza museale innovativa. Sono stati presentati oggi – 10 dicembre – alla presenza dell’Arciprete Mons. Luciano Nobile, del Mons. Sandro Piussi, dell’Ufficio beni culturali della Diocesi; di Stefania Garlatti Costa, consigliera del Comune di Udine con delega all’identità friulana e al plurilinguismo e di Chiara Aviani, in rappresentanza della Società Filologica Friulana. Le nuove dotazioni sono state illustrate al pubblico dalla direttrice del museo, Maria Beatrice Bertone.
In museo sono stati installati un apparato multimediale interattivo multi-touch e un monitor che permette la consultazione del nuovo sito internet. Le nuove dotazioni sono multilingue, per rispondere alle esigenze di un’ampia presenza turistica. Particolare attenzione è stata data ai contenuti in lingua friulana e in lingua slovena, poiché il progetto “Con il Museo del Duomo interattivo: i nuovi apparati multimediali” è stato reso possibile grazie al Bando Primis Plus “Storie di multiculturalità: viaggio sensoriale attraverso il prisma delle minoranze”.
I nuovi strumenti multimediali valorizzano la centralità storica e artistica della Cattedrale di Udine e del suo museo attraverso un percorso di lettura aggiornato e soprattutto integrato con un ricchissimo apparato iconografico, tra cui molte preziose immagini di Luca Laureati tratte dal recente volume del prof. Cesare Scalon, “Il Duomo di Udine. Storia e architettura tra Medioevo e Rinascimento”, dalle nuove riprese video e fotografiche risultato delle ricerche svolte in questi anni dal Museo.
L’esperienza ora è anche virtuale.
I visitatori del museo, dedicato al Patriarca beato Bertrando di Saint Genièsche governò lo Stato patriarcale friulano tra il 1334 e il 1350, potranno integrare alla visita un’esperienza virtuale ricca di novità e approfondimenti: alla storia del duomo e delle sue opere, tra cui quelle di recente restauro e mai rese accessibili al pubblico fino ad ora, si aggiungono i contenuti pervenuti dagli studi recenti, così come le elaborazioni e le ricostruzioni in 3D del Museo e della Cattedrale, o ancora le immagini di spazi non aperti al pubblico, come quello della torre campanaria, che così diventa fruibile a tutti.
Emozionante è poi poter osservare a schermo, a dimensione tale da cogliere particolari non visibili ad occhio nudo, i dettagli di un patrimonio artistico straordinario, tra cui i due cicli di affreschi del maestro Vitale da Bologna, pittore del Trecento italiano che con il suo operato ha determinato una svolta nell’arte friulana. Una sezione specifica è dedicata a Pietro Nachini e all’arte organaria, e due icone documentano Giambattista Tiepolo e le sue opere, uno strumento di lettura e conoscenza che avvantaggia inoltre la preparazione alla catechesi.
Il nuovo sito.
Attraverso il nuovo sito, oltre al Museo sono resi disponibili i contenuti dedicati alla Cattedrale, alla Chiesa della Purità e alle chiese della parrocchia di S. Maria Annunziata, edifici di cui è offerto anche il tour virtuale a 360°. Inoltre, il sito permetterà al pubblico di rimanere aggiornato su tutte le attività e le iniziative future.
“Il Museo del Duomo – ha sottolineato infine la direttrice Maria Beatrice Bertone – fa da prisma a molta della storia del Patriarcato di Aquileia, ospita tra l’altro l’esemplare più celebre della Bandiera del Friuli e tra i più antichi d’Europa (XIV sec.), e alla storia artistica, dal XIV al XVIII secolo, presente sul territorio friulano e nelle regioni limitrofe. Aspetti importanti anche ai fini dell’attività didattica rivolta alle scuole, a cui il museo si offre ora in veste edutainment, favorendo, grazie al nuovo percorso di lettura, l’interazione tra la sua arte e la sua storia e la conoscenza di un importante periodo della storia e della cultura del Friuli”. Non resta che cogliere l’occasione per far visita al Museo o esplorarlo in remoto, per scoprirne o riscoprirne, anche con nuove visioni e prospettive, il ricco patrimonio.