Un murale di 80 metri quadri nel quartiere di Sant’Osvaldo a Udine per rendere la città più bella e per diffondere gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta dai governi dei Paesi membri delle Nazioni Unite e approvata dall’Assemblea Generale dell’Onu. Ad occuparsene direttamente da qualche giorno sono gli alunni della scuola primaria Silvio Pellico, gli studenti del Liceo artistico Sello e del Cefs, unitamente ad un gruppo di persone che frequentano i servizi della salute mentale all’interno del Parco di Sant’Osvaldo.
Avviato in via San Pietro nel quartiere di Sant’Osvaldo a Udine “Think Happy, Think Green”, progetto che mira al recupero urbano guardando ai temi della sostenibilità, promosso dall’Istituto comprensivo Udine 2 in stretta collaborazione con Centro edile per la formazione e sicurezza, Fondazione Pietro Pittini, Laboratorio artistico CipArt – Cooperativa sociale Itaca e Comune di Udine, che ha concesso il patrocinio. L’iniziativa rientra in una più ampia progettualità che intende promuovere processi di recupero urbano partecipati, sensibilizzando al contempo la cittadinanza sui temi dell’attenzione e cura dell’ambiente, nonché sugli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Con il progetto grafico elaborato da CipArt e la regia artistica a cura di Catia Liani, gli interventi di rigenerazione pittorica, partiti in questi giorni sul muro nelle immediate vicinanze della primaria Pellico in via San Pietro all’altezza del civico 72, vedono coinvolta una rete virtuosa tra varie realtà del territorio, diverse per esperienze, competenze ed età, ma unite da un obiettivo comune e dal desiderio di perseguirlo insieme. È proprio questa sinergia il valore aggiunto creatosi intorno all’iniziativa, se i temi dello sviluppo sostenibile sono stati il punto di partenza, il valore più alto del progetto viene raggiunto proprio grazie alle tante persone e realtà diverse che hanno scelto di farne parte.
Il progetto nasce con l’idea di reinterpretare il Goal 15 “Vita sulla Terra” dell’Agenda 2030, che ha come finalità proprio quella di “proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, contrastare la desertificazione, arrestare il degrado del terreno, fermare la perdita della diversità biologica”.
“Il nostro progetto – afferma il gruppo promotore dell’iniziativa – non è solo un modo per sensibilizzare i più piccoli e la cittadinanza sui temi dell’ambiente e della difesa dell’ecosistema naturale, oggi più che mai attuali. Il nostro desiderio è anche essere una piccola scintilla, affinché altre iniziative simili possano nascere sul territorio, restituendo ai quartieri e alla città nel suo complesso luoghi di socialità e bellezza”.