Lutto nella chiesa udinese: il sacerdote avrebbe compiuto 77 anni il 20 ottobre
Addio a don Luciano Segatto, insegnante di filosofia, direttore dell’istituto Tomadini di Udine e ora presidente del Cda e della Fondazione. Il sacerdote è morto nella notte di giovedì 3 ottobre nell’ospedale di Udine, in seguito a una grave malattia che lo aveva colpito.
Classe 1947, originario di San Donà di Piave, Segatto fu ordinato sacerdote nel 1979 nella famiglia salesiana. Pochi anni dopo, nel 1982, si trasferì in Friuli iniziando un servizio pastorale nella Parrocchia di Galleriano, di cui fu nominato parroco. Incardinato nell’Arcidiocesi udinese nel 1984, non dimenticò il carisma salesiano accanto ai più giovani: fu insegnante di filosofia e, nel 1990, venne nominato direttore dello storico istituto Tomadini, ora convitto universitario, della cui Fondazione assunse poi la presidenza.
Il servizio a Udine e nella Curia
Nella pastorale ordinaria, nel 2005 per alcuni mesi fu amministratore parrocchiale di Lignano. Dal 2010 fu collaboratore e amministratore della Parrocchia udinese dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, affacciata su viale Cadore. Uomo sempre dedito al servizio con stile acuto e pungente, fu impegnato anche in Curia come membro del Collegio dei consultori (dal 2003) e del Consiglio presbiterale diocesano (dal 2010).
Il cordoglio delle istituzioni
“Esprimo sentito cordoglio a nome dell’Amministrazione regionale per la morte di don Luciano Segatto”, afferma, in una nota, il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. “Con la sua morte viene a mancare una figura di grande rilievo per la comunità friulana, impegnata non solo nella vita pastorale, ma anche nella formazione e nella promozione della cultura, come educatore e ideatore di iniziative a favore della crescita del territorio. In questo momento di lutto, esprimo vicinanza a tutti coloro che lo hanno conosciuto, stimato e amato, ricordandolo come una persona che ha dedicato la propria vita al prossimo, lasciando un segno indelebile nel cuore di tante persone”.
“A nome di tutta l’amministrazione comunale e della città di Udine, esprimo il profondo cordoglio per la scomparsa di una figura significativa per la città come quella di don Luciano Segatto”, commenta il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni. “Il Convitto Tomadini è da più di cinquant’anni un solido punto di riferimento nel panorama udinese e regionale. Il contributo del Presidente della Fondazione per il sostegno nei confronti dei giovani, e in particolare per gli studenti di tutte le età, è sempre stato costante ed emblematico. Luoghi come il Tomadini, ora un vero e proprio campus dedicato alla formazione dei giovani, rappresentano un’importante àncora sociale in tempi difficili per le nostre comunità. Il nostro ringraziamento va all’opera di don Segatto, che ha saputo esserne per più di trent’anni carismatica guida e traghettare l’istituto nell’epoca contemporanea, trasformando un ex convitto per giovani in condizioni di fragilità in un moderno collegio universitario aperto a molteplici iniziative”.
“Esprimo profonda vicinanza e cordoglio alla famiglia per la scomparsa di don Segatto, per molti anni autorevole direttore del Collegio Tomadini a Udine”, sono le parole di Furio Honsell. “Durante il mio mandato come rettore dell’Università di Udine, ho avuto l’opportunità di apprezzare il suo straordinario contributo nel fornire alloggi agli studenti, in un ambiente accogliente e formativo, riducendo il fenomeno del pendolarismo universitario. Don Luciano ha rafforzato i legami con gli studenti del Cadore, molti dei quali sceglievano il Tomadini come residenza. Il suo ricordo rimarrà vivo non solo in Friuli, ma anche tra i tanti studenti provenienti da diverse parti del mondo che hanno beneficiato della sua guida e del suo supporto durante gli anni di studio all’Università di Udine”, conclude Honsell, ricordando un educatore che ha lasciato un segno profondo nella vita di molti.