La polemica sui minori stranieri a Udine.
Alcuni minori stranieri affidati alla Aedis cooperativa sociale onlus sono stati trovati positivi al Covid-19 e sono stati accolti in una struttura dove vengono alloggiati anche degli adulti. Seppur indicata come una soluzione temporanea la commistione non garantisce quelle condizioni di ordine e regolarità che la legge prescrive.
Se la struttura in questione fosse quella utilizzata in viale XXIII marzo la lista civica “Io Amo Udine” dichiara da subito la sua netta contrarietà, in considerazione del fatto che tale scelta rende oggettivamente impossibile la verifica del rispetto della quarantena fiduciaria dei migranti minorenni positivi. Il costo è di 350 euro al giorno per ogni migrante (pro capite pro die) previsto nella determina comunale.
Daniela Perissutti, presidente della lista, scrive in proposito: “Una cifra che cozza con le difficoltà economiche e sociali dei cittadini italiani di Udine a cui l’amministrazione di centrodestra aveva promesso di garantire una sorta di “diritto di preferenza” (sono passati da “Prima gli Italiani” a “Prima i clandestini”). Ma evidentemente quelle promesse elettorali erano solo, come dice la celebre canzone di Mina “parole parole parole” ”.