Chiesto l’accesso agli atti per i mancati contributi regionali per Borgo Stazione a Udine.
La consigliera regionale Manuela Celotti interviene nel dibattito relativo al mancato contributo su borgo stazione di Udine, a fronte di un Assestamento del bilancio regionale di 1 miliardo e 400 milioni. “Il Gruppo regionale del Pd ha presentato una richiesta di accesso agli atti, di cui sono prima firmataria – fa sapere sempre la Celotti -, in relazione ai dati dei trasferimenti finanziari e dei contributi erogati, impegnati e programmati dalle direzioni regionali, enti strumentali e Aziende sanitarie, dall’anno 2018 a oggi, ai Comuni di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, sia per quanto riguarda la spesa corrente, sia la spesa per investimenti, per fare chiarezza una volta per tutte sulle differenze di trattamento riservate alle quattro città“.
“L’aspetto positivo è che dopo un anno e tre mesi di attesa, finalmente l’incontro tra Comune di Udine e Regione c’è stato. Con il sindaco De Toni che ha dimostrato, nonostante tutto, una grande disponibilità al dialogo. Ma se vanno riconosciuti i seppur tenui passi avanti, va riconosciuto anche che il presidente e la Giunta regionale non hanno certo trattato l’amministrazione cittadina con i guanti di velluto, permettendosi attacchi, e anche critiche pretestuose, e aspettandosi di contro un’incondizionata collaborazione”.
“Certo – continua la dem – rimane da chiedersi quante volte la Regione abbia sindacato in modo così esplicito le scelte strategiche degli altri Comuni e se, in mancanza di una presa di posizione chiara dei consiglieri e delle consigliere di opposizione in Consiglio regionale e del vicesindaco Venanzi, questo incontro si sarebbe svolto con questa velocità, dopo mesi di attese”.
Infine, conclude la consigliera, “la polemica sul campetto da basket è emblematica, perché se la Giunta regionale dovesse entrare nel merito delle future modalità di gestione di ogni nuovo impianto sportivo di città e Comuni, allora immagino che si dovrebbero bloccare tutti i bandi milionari che sono stati attivati per finanziare le iniziative comunali e delle società sportive. Oppure siamo di fronte a un trattamento speciale riservato solo a Udine”.
“Il sindaco De Toni – conclude la Celotti – ha giustamente aperto a una collaborazione, ma questo non significa che le forze politiche che lo sostengono non abbiano il diritto e il dovere di rinforzare la sua posizione difendendo gli interessi della città in tutti i livelli istituzionali. E su questo ci aspettiamo maggiore presenza e impegno anche da parte dei consiglieri regionali di Maggioranza eletti nel collegio udinese, perché di risultati finora se ne sono visti pochi“.