Liste d’attesa, parte da Udine il servizio sperimentale per far rispettare i tempi

L’Adiconsum Cisl Fvg in aiuto per il rispetto delle liste d’attesa.

Nonostante gli ultimi dati evidenzino alcuni recuperi di efficienza rispetto ai tempi della sanità, il problema delle liste d’attesa resta ancora irrisolto, con la Cisl Fvg che va in pressing, attivando, a livello sperimentale intanto a Udine, un servizio per far rispettare dalle aziende sanitarie la congruenza tra tempi d’attesa e le indicazioni previste dalle impegnative.

Come funziona.

Il servizio, gestito da Adiconsum, a poche settimane all’avvio, sta già prendendo piede, con sempre più utenti che si stanno rivolgendo all’associazione cislina dei consumatori. In concreto, Adiconsum, per conto della persona tutelata, sta sollecitando ufficialmente, tramite la compilazione di un apposito modulo, l’azienda sanitaria del Friuli centrale all’osservanza dalle prescrizioni, ottenendo o l’appuntamento entro il termine indicato dal medico di base, o il riconoscimento delle spese o oneri sostenuti per la prestazione sanitaria in altra struttura.

“Si tratta di un servizio – commenta per la Cisl Fvg, Renata Della Ricca – che mira a far rispettare il diritto fondamentale dei cittadini alla salute e l’osservanza di un obbligo, quello dell’aderenza tra erogazione e tempo indicato, che ormai è saltato, con la conseguenza di liste d’attesa inaccettabili e personale oberato e stanco dall’attività ordinaria”. Ben vengano, poi, per la Cisl, alcune misure messe in campo dalla Regione, come, ad esempio, l’estensione delle fasce orarie e delle giornate, a partire dal sabato, per alcune prestazioni ed esami diagnostici, ma tali misure – per il sindacato – risultano ancora troppo circoscritte e non risolutive del problema.

Le richieste del sindacato.

“Quello che chiediamo – incalza ancora Della Ricca – è che l’estensione delle fasce orarie e la previsione del sabato come giornata utile, oggi messe al via solo per l’AsuFC, sia ampliata anche ad altre Aziende, prevedendo da subito anche la copertura salariale del personale. Si tratta comunque di attività aggiuntive svolte su base volontaria: ci chiediamo se il personale, già sta stanco e sotto stress per il lavoro quotidiano, possa aderire, senza contare la cronica mancanza di personale e risorse. C’è poi attesa, in casa Cisl Fvg, anche rispetto alle Linee di gestione 2025, che dovrebbero fornire gli indirizzi di programmazione regionale e chiarire anche come saranno riorganizzati i servizi sul territorio. “Quello che chiediamo – incalza Della Ricca – è che si tengano maggiormente in considerazione anche i bisogni della popolazione più fragile, a partire dagli anziani, che nei prossimi cinque anni aumenteranno di 33mila unità e che già oggi stanno rinunciando alle cure a causa dei servizi erogati troppo lentamente e a per la mancanza delle risorse economiche necessarie per rivolgersi al privato”.