Udine, inaugurazine d’anno accademico trasmessa online.
Un’inaugurazione d’anno accademico internamente online, in 43 anni di storia dell’ateneo friulano non si era mai vista. Eppure, il Covid e l’emergenza sanitaria in atto, fa anche questo.
La cerimonia per l’apertura dell’AA 2020-2021 si è svolta per la prima volta in diretta streaming dal salone d’onore di Palazzo Antonini Maseri a Udine, nuova sede del rettorato. Nella sua relazione, il rettore ha ricordando che “durante il periodo di emergenza è stato possibile erogare a distanza circa 45 mila ore di lezioni, pari al 98% di quelle previste, 32 mila esami di profitto e più di mille e 700 esami finali di laurea”. Per quanto riguarda il futuro, l’università di Udine si orienterà sempre più verso “nuovi percorsi strategici – ha spiegato Pinton – volti a caratterizzare l’offerta formativa, innovandone le modalità di erogazione, definire attività di ricerca distintive, focalizzate su tematiche interdisciplinari, creare e intensificare le reti di collaborazione regionali, nazionali e internazionali”. Pinton ha poi concluso annunciando che “per mantenere fede al suo ruolo e alle sue missioni – ha detto – l’ateneo friulano dovrà essere aperto al confronto in ambito didattico e scientifico sul piano nazionale e internazionale e promuovere la partecipazione a reti finalizzate alla condivisione di progetti formativi e di ricerca”.
Ospite illustre della mattinata il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, secondo cui la sfida che gli atenei hanno in questo momento è quello di essere “più inclusivi, equi, con capacità di avere un maggiore impatto sociale. Questo – ha spiegato – è un tema nuovo che sta al centro del dibattito del momento ed è una delle linee che come governo e come ministero stiamo cercando di portare avanti”.
Sull’importanza di guardare al futuro si è detto anche l’altro ospite della cerimonia, Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “I prossimi anni – ha commentato – rappresentano una grande opportunità per disegnare il futuro delle nostre comunità, e tutte le università, e anche quella di Udine, per lo speciale mandato che ha verso il suo territorio, devono essere protagoniste in questo processo, che ha una valenza locale, nazionale ed europea”.
Sul fronte istituzionale, a portare i saluti sono intervenuti anche il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e il sindaco di Udine, Pietro Fontanini. “In questi giorni – ha affermato il governatore – abbiamo assistito a una feroce presa di posizione contro il concetto di autonomia: credo che l’Ateneo del Friuli possa dimostrare plasticamente che solo una grande alleanza tra territorio e un’istituzione nazionale possa dare risposta ai cittadini. Mi auguro – ha aggiunto – che scivolamenti verso nuovi concetti di centralismo si allontanino e si valorizzi la leale collaborazione tra Stato e istituzioni del territorio“.
Fontanini, invece, si è soffermato “sull’annosa questione della carenza di personale medico e infermieristico che colpisce la nostra sanità – ha commentato a margine della cerimonia –. Una situazione della quale si era già a conoscenza prima dell’emergenza del Coronavirus e che è oggi si sta presentando in tutta la sua drammaticità. Per questo – ha precisato – da anni, prima come presidente della Provincia e adesso come sindaco, sto denunciando i problemi legati al numero chiuso per l’accesso alla facoltà di Medicina e ai posti limitatissimi per le specializzazioni, che negli ultimi anni hanno penalizzato molto l’università di Udine. Mi auguro – ha concluso – che si abbia finalmente il coraggio per intervenire su questo meccanismo della cui miopia e rigidità stanno facendo le spese non solo i nostri talenti ma tutti i cittadini friulani”.
Tra gli interventi anche quello della rappresentante degli studenti, Ambra Canciani, la rappresentante del personale tecnico amministrativo, Marta Fontana. La prolusione, invece, è stata affidata a Michele Morgante, ordinario di genetica, sul tema Dai geni ai genomi, dalla struttura alla funzione. Una rincorsa fra scienza e tecnologia alla ricerca dell’identità dei viventi.