Nella mattinata di mercoledì 19 marzo il Comune di Udine iscriverà il nome di Giuseppe Tonutti nel famedio dei benemeriti della città di Udine, accanto ai nomi di grandi udinesi e friulani amati e ricordati con affetto e ammirazione da tutta la comunità. Alla cerimonia ufficiale, che si terrà a partire dalle ore 11.30 presso il cimitero monumentale di San Vito, parteciperà la famiglia Tonutti, il Sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, insieme a una ampia rappresentanza da parte di tutte le istituzioni. Durante la celebrazione, Sarà l’ex senatore Diego Carpenedo a ricordare la storia di Giuseppe Tonutti.
La biografia di Giuseppe Tonutti
Giuseppe Tonutti è stato un personaggio di primo piano nella politica friulana e nazionale già a partire dall’immediato Dopoguerra, contribuendo in modo determinante allo sviluppo del Friuli Venezia Giulia e alla ricostruzione post-terremoto del 1976.
Dopo un impegno giovanile nella Brigata Osoppo durante la Resistenza, entrò nella Democrazia Cristiana, diventando un protagonista della politica regionale e nazionale. Nel 1951 fu eletto consigliere comunale di Udine e, dal 1952 guidò la segreteria provinciale della DC. Nel 1965 divenne Segretario Regionale della DC del Friuli Venezia Giulia, carica che mantenne fino al 1976, promuovendo una politica di unità regionale e sostenendo la collaborazione tra i partiti di centro-sinistra, in linea con la visione di Aldo Moro, con cui ebbe stretti rapporti. Proprio nel 1976 fu eletto Senatore della Repubblica, incarico che mantenne per tre legislature fino al 1987.
Il suo ruolo fu cruciale in particolar modo dopo il terremoto che colpì il Friuli del 1976. Seguì da vicino i lavori della Commissione Lavori Pubblici e fu relatore della legge n. 546 del 1977, la prima normativa per la ricostruzione. Successivamente, fu promotore della legge n. 828 del 1982, che oltre a prevedere la ricostruzione di abitati e infrastrutture, delineò lo sviluppo economico post-terremoto con interventi quali l’autostrada fino a Tarvisio, il raddoppio della Ferrovia Udine-Tarvisio, e l’istituzione di nuovi settori disciplinari della neo costituita Università di Udine. Questa sua esperienza nella ricostruzione del Friuli lo portò a essere relatore delle prime leggi per le zone terremotate della Campania e del Belice dopo i terremoti del 1980.
Nella sua lunga carriera Tonutti fu determinante anche nella costruzione di grandi opere della Regione, in particolare sulla rete viaria: da presidente di Autovie Venete (1965-1974), completò l’autostrada Udine-Trieste-Venezia e il tratto Portogruaro-Pordenone, migliorando i collegamenti tra il Friuli, l’Italia e l’Europa. Dal 1974 al 1976 guidò l’Ente autonomo del Porto di Trieste e si occupò del suo risanamento finanziario e della sua valorizzazione strategica. Negli stessi anni in cui fu presidente anche della Cassa di Risparmio Udine-Pordenone.
Dal 1982 al 1986 fu Segretario Nazionale Amministrativo della DC, affrontando con successo le delicate questioni finanziarie del partito. Successivamente, dal 1989 al 1992, assunse la presidenza della Friulia S.p.A., finanziaria regionale che sotto la sua guida fu risanata e orientata al sostegno delle piccole e medie imprese friulane. Giuseppe Tonutti è morto nel 2018, a 93 anni, nella sua casa di Fagagna.