Le celebrazioni per il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe.
In occasione del Giorno del Ricordo, che rinnova la memoria della persecuzione e dei massacri delle foibe perpetrati ai danni dei cittadini italiani della Venezia-Giulia, dell’Istria e della Dalmazia sotto l’occupazione Jugoslava, il Comune di Udine ha realizzato un calendario di eventi culturali, in collaborazione con il comitato udinese dell’Associazione nazionale Venezia-Giulia Dalmazia. L’obiettivo è conoscere e approfondire i fatti tragici che attraversarono anche il territorio friulano. Secondo alcune stime, infatti, solo dalla città di Udine transitarono quasi 100 mila esuli.
Sabato 10 febbraio, a partire dalle ore 11 nel parco cittadino “Martiri delle Foibe”, si terrà la cerimonia ufficiale alla presenza di tutte le autorità civili, con la deposizione di una corona d’alloro commemorativa.
Il calendario di eventi.
Il programma di eventi, però, inizierà già mercoledì 7 febbraio con una serie di incontri che chiuderà sabato 2 marzo al teatro San Giorgio con “Tanto Lontana Terra”, concerto drammatico in ricordo delle vittime delle foibe. Si esibiranno la mezzosoprano Giulia Diomede, i violini Christian Sebastianutto ed Eva Miola, il violoncello Antonio Merici e al pianoforte Daniele Bonini, sotto la guida del Centro studi Accademia Giovanile Musicale Agm di Cervignano.
Nel corso del mese di febbraio l’esodo giuliano-dalmata e la persecuzione jugoslava saranno argomento di numerosi dialoghi, presentazioni e racconti, ospitati nei luoghi della cultura della città di Udine. Grande spazio sarà dedicato alla scrittura di stampo storico, ma anche per la letteratura dedicata ai più giovani.
Mercoledì 7 febbraio alle ore 17.30, presso la sezione moderna della biblioteca civica Joppi, primo appuntamento con la presentazione del libro “Fiume”, un albo illustrato per ragazzi di Anna Baccelliere e Liliana Carone, edito da l’Orto della Cultura. L’evento è pensato per coinvolgere soprattutto bambini e famiglie, che potranno partecipare anche al laboratorio dedicato.
Venerdì 9 sarà invece Palazzo Antonini, sede dell’Università degli studi di Udine, a ospitare la presentazione dei libri ”Sconfinare per sopravvivere” di Franco Fornasaro e “Tre” di Lorenzo De Giusti, a cura del Club per l’Unesco di Udine.
Come detto, in questi tragici fatti Udine ha ricoperto un ruolo importante, accogliendo e dando riparo a circa un terzo di coloro che costituirono l’esodo istriano, fiumano e dalmata. Ciò che avvenne sul territorio friulano sarà argomento del libro “Esuli Giuliano-dalmati e campi profughi di Udine e Laterina” di Elio Varutti. Il libro sarà presentato martedì 20 febbraio alle ore 17 presso l’aula magna dell’istituto Antonio Zanon.
Anche i Civici Musei saranno coinvolti nella serie di eventi, in primis con una visita guidata all’interno delle sale del Castello che ospitano il Museo del Risorgimento. L’appuntamento è previsto per giovedì 15 febbraio alle ore 17. All’interno di queste sale è custodita una scatolina, donata ai Musei di Udine nel 1946 durante l’esodo, che raccoglie i timbri del comitato dei patrioti giuliani. Quest’ultimo si riuniva nella casa dell’esule triestino garibaldino Giusto Muratti.
Due attività saranno invece dedicate alle studentesse e agli studenti degli istituti superiori. Mercoledì 7 febbraio al Liceo scientifico Copernico saranno portate le testimonianze di Rosalba Meneghini, Elio Varutti, Giorgio Gorlato e Emilio Fatovic; al Liceo Stellini invece, ancora con la collaborazione di Elio Varutti, ragazze e ragazzi faranno un tour, “il Trekking del ricordo”, attraverso i luoghi dell’esodo a Udine.
Nella mattinata di sabato 17 febbraio, in Salone del Popolo a Palazzo D’Aronco, Tullio Svettini e Giorgio Marin leggeranno le “Elegie Istriane”, con intermezzi di musica popolare a cura di Luciano Cicogna.
Lunedì 26 e mercoledì 28 febbraio, infine, ancora spazio ai libri e all’approfondimento storico attraverso le testimonianze e i ricordi di famiglia degli esuli istriani e giulano-dalmati. Appuntamento nuovamente a palazzo Antonini alle 17.30 di lunedì per “La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze del centro raccolta profughi di Laterina 1946-1963” di Elio Varutti, edito Aska; alle 17 di mercoledì, presso l’Università della terza età “Paolo Naliato” sarà invece presentato “Italiani in zona B. Istria: ricordi di famiglia tra fascismo, resistenza ed esodo 1920-1960”, di Marco Coslovich. L’autore dialogherà con la scrittrice Annalisa Vacusa.
“I fatti tragici e dolorosi dell’esodo Istriano e Giuliano-dalmata coinvolsero anche la nostra città. A Udine i luoghi che portano le testimonianze degli esuli istriani sono molti: la prima struttura creata in città e la più importante fu il Campo Raccolta Profughi di Via Gorizia, ma decine di migliaia di esuli transitarono anche al Campo profughi di Via Pradamano. In quello spazio sorge la Scuola Media “Enrico Fermi”, dove oggi c’è una targa che ricorda tutte quelle persone perseguitate, private dei loro diritti e costrette ad abbandonare la loro terra nel corso dell’esodo”, ha ricordato l’assessore alla cultura e istruzione Federico Pirone.
“Una storia che affonda le sue radici nella deriva totalitarista che purtroppo ha attraversato queste terre, lasciando strascichi che ancora oggi sono protagonisti della geopolitica di tutta Europa. È bene continuare a ricordare ciò che è stato ma anche investire nella costruzione di un diverso futuro. Per questo facciamo nostre in questo programma di attività le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della visita del 2020 nei luoghi del ricordo: ‘Il significato di frontiera come separazione è ormai, per fortuna, superato per effetto della comune scelta di integrazione nell’Unione Europea’”.
Il Calendario realizzato dal Comune di Udine ha raccolto le attività organizzate e curate da numerose associazioni che si occupano di diffondere il ricordo dell’esodo Giuliano-Dalmata sul nostro territorio. Hanno collaborato l’Associazione nazionale Venezia-Giulia e Dalmazia, l’Associazione dei Toscani Fvg aps, il Club per l’Unesco di Udine, Aned e l’Università della Terza Età “Paolo Naliato”.