Giorno della Memoria, ricordati i poliziotti deportati della Questura di Udine

Ricordati gli agenti di Polizia deportati della Questura di Udine.

La Polizia di stato di Udine nel pomeriggio di ieri, 27 gennaio, presso il conservatorio Jacopo Tomadini di via Treppo ha celebrato la giornata della memoria rendendo omaggio ai nove Poliziotti deportati nel 1944 cui sono dedicate le pietre di inciampo ivi posate nel 2022.

Si tratta di Filippo Accorinti, Alberto Babolin, Bruno Bodini, Giuseppe Cascio, Mario Comini, Antonino D’angelo, Anselmo Pisani, Mario Savino, Giuseppe Sgroi che nell’estate del 1944 sono stati deportati nei campi di prigionia a seguito di generiche accuse di “scarsa collaborazione con le Autorità” e “attività contrarie alle direttive della R.S.I. o delle forze di occupazione tedesche”, di fatto Poliziotti che scelsero di non obbedire agli ordini dei loro superiori di quel momento e che per questa scelta hanno pagato con la vita. Con loro anche il Maresciallo di Pubblica Sicurezza Spartero Toschi, unico che riuscirà a fare rientro a Udine.

Alla cerimonia, cui ha partecipato anche il sindaco di Udine Felice Alberto Felice De Toni che ha voluto essere presente nonostante il concomitante Consiglio comunale, il Questore della Provincia di Udine Domenico Farinacci ha raccontato a una quarantina di studenti dell’Educandato Uccellis accompagnati dai loro insegnanti e dalla Dirigente scolastica Annamaria Zilli e ad una rappresentanza di studenti del Conservatorio in presenza del Presidente Avv. Guglielmo Pelizzo, del Direttore M° Beppino Delle Vedove e del Vice Direttore Prof. Cristina Nadal, la storia di questi nove Poliziotti cui sono dedicate le pietre di inciampo proprio presso l’attuale sede del Conservatorio e che all’epoca era sede dei Reparti operativi del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza a Udine.

Dopo la ricostruzione storica, basata sulla ricerca della dott.ssa Anna Colombi, presente ieri, sostenuta dalla Sezione di Udine dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato che era presente con il Presidente Giovanni Roselli, Chiara Alloi, allieva di canto lirico presso il Conservatorio, ha interpretato la lettera scritta alla madre di Filippo Accorinti dal Maresciallo Spartero Tochi, unico sopravvissuto alla deportazione.

A seguire il violinista Prof. Lucio Degani, primo violino dei Solisti veneti, ed il pianista Prof. Andrea Rucli, maestri di fama internazionale, hanno eseguito prima alcuni brani di John Williams tra cui anche quelli della colonna sonora del famoso film Schindler’s list, e poi di Joseph Achroon.

Dopo il primo intervento musicale del prestigioso duetto, ha preso la parola il Presidente dell’Associazione Italia Israele Giorgio Linda, che ha tenuto un intervento per illustrare la figura di Giovanni Palatucci, già Vice Commissario di Pubblica Sicurezza e Questore reggente di Fiume che, con le sue azioni si è guadagnato il rarissimo riconoscimento di “Giusto tra le nazioni”.

Durante l’intervento il dott. Linda ha raccontando in particolare come Palatucci, da Questore avesse ordinato che tutte le risposte alla richieste di informazioni e dati degli apparati di governo non potessero essere trasmesse senza la sua personale autorizzazione. In questo modo, veniva a sapere dei possibili destinatari dei rastrellamenti che faceva informare e che così potevano mettersi in salvo.

Al termine degli interventi il Questore ha invitato tutti i presenti, tra cui, anche i parenti dei Poliziotti deportati nel ’44, all’esterno del conservatorio per la posa di un omaggio floreale proprio sulle nove pietre di inciampo posto davanti al portone di ingresso.