A Udine torna l’appuntamento con la Giornata del Ringraziamento

Ringraziamento 2021

Il programma della Giornata del Ringraziamento a Udine.

Coldiretti Udine celebrerà la settantaduesima Giornata provinciale del Ringraziamento agricolo in Duomo. L’antico evento, riscoperto da Coldiretti a partire dal 1951 e inserito nel calendario liturgico nazionale nel 1974, avrà luogo sabato 12 novembre.

Il programma della manifestazione prevede l’arrivo dei mezzi agricoli alle 18 e 30 e la conseguente benedizione alle 20. Alle 19 i partecipanti potranno prendere parte alla Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Andrea Bruno Mazzocato e accompagnata dai cori di Pradamano e Carlino, nonché dalla presenza dei vertici della Coldiretti provinciale.

“Le imprese – dichiara il presidente della Coldiretti Udine Gino Vendrame – guardano al futuro con speranza e consapevolezza del ruolo che il settore agricolo può svolgere per la ripresa del territorio sia in termini economici che occupazionali, anche per le nuove generazioni”.

“Coglieremo l’occasione per evidenziare ancora una volta l’importanza di salvaguardare la terra – aggiunge il direttore regionale di Coldiretti Fvg Cesare Magalini – e di valorizzarla nella maniera più rispettosa possibile contro i ritrovati e le innovazioni tecniche dell’uomo. Ricorderemo inoltre, il valore della tutela del territorio con i Consorzi di bonifica protagonisti nella gestione della risorsa in acqua, in un contesto climatico quanto mai intricato”. Un altro messaggio della Giornata del Ringraziamento 2022 è rivolto alla politica, chiamata a dare risposte mirate a un settore come quello agricolo.

Una di queste riguarda la questione dei prodotti realizzati in laboratorio. “È stato il leit motiv della tre giorni del Villaggio organizzato a Milano poche settimane fa – ricorda Magalini -. Coldiretti ha sventolato la bandiera dell’agricoltura italiana, della biodiversità e della sostenibilità del territorio contro le multinazionali del cibo in provetta: si tratta di un modello basato sulla distintività e la qualità del ‘made in Italy’ agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione” .