Giorgia Meloni a Udine per la sfilata degli Alpini.
Il grande giorno è arrivato e Udine, e con la città l’intero Friuli Venezia Giulia, rappresentato istituzionalmente anche dal presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Mauro Bordin, ha accolto a braccia aperte una sfilata che aveva il compito di scaldare i cuori delle centinaia di migliaia di persone assiepate sotto la pioggia sin dalle 8 di mattina per assistere alla 94esina adunata nazionale degli alpini, da piazzale Osoppo a piazza Primo Maggio, dove sono stati allestiti i palchi d’onore, e poi giù fino in via Piave.
Ospite d’onore, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, salutata a gran voce dalla folla sia come premier sia come mamma, visto che oggi è anche la festa della mamma. E lei non si è sottratta a sottolineare i principi dell’appartenenza, dell’orgoglio e della Patria, affermando che “se c’è un posto dove si respirano, è proprio qui. Tra l’altro oggi è la festa della mamma e dopo le mamme ci sono gli alpini, perché questa è una grande famiglia. Ma ricordiamoci sempre anche un’altra cosa: che la nostra seconda mamma è la Patria”.
Un saluto alle penne nere lo ha rivolto anche il presidente Bordin:”Si tratta di una manifestazione che per tutti noi significa molto, è un momento di orgoglio italiano ma anche regionale. È davvero emozionante veder sfilare tutti questi uomini e donne che dentro di sé portano l’identità e il senso di appartenenza, di riconoscersi e di ricordare il proprio vissuto attraverso il passaggio, di generazione in generazione, di valori che non possono non renderci orgogliosi. Questa giornata si presenta intensa, l’affrontiamo con tutte le nostre energie, consci che si tratta di uno di quegli eventi che non si ripetono spesso”.
E poi un pensiero alle mamme, “che faticano non solo un giorno all’anno, ma tutti i giorni dell’anno e per tutta la vita. A volte siamo distratti e ci dimentichiamo della loro preziosa presenza quotidiana – ha ammesso Bordin – invece ci dovremmo ricordare delle mamme sempre; il mio augurio va a tutte loro per un impegno che è continuo e per come solo una mamma sa sacrificarsi per i suoi figli, esattamente come il vero spirito alpino”.
Quanto alla richiesta giunta anche in questi giorni non ultimo dal presidente nazionale dell’Associazione alpini Ana, Sebastiano Favero, la presidente Meloni ha parlato di “tema che il Governo ha a cuore ed è un dibattito che sicuramente si dovrà aprire“.
Una considerazione fatta anche dal generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante del Comando operativo di vertice interforze dello Stato maggiore della Difesa, mentre il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha spiegato di calzare il berretto alpino “perché è come tornare in famiglia dopo tanto tempo che vi si è lontani. E comunque anche per coloro che non lo portano, è scoprire la parte migliore dell’Italia, quella fatta di persone che sono disposte a dare un pezzo di se stessi quando serve per gli altri, la migliore tradizione italiana che le nostre Forze armate incarnano quando vanno all’estero”.
E ricordando di essere “friulano figlio di alpini”, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha fatto presente che “le penne nere sono la storia del Friuli, perché alpini e Friuli sono la stessa cosa. Ringrazio tutti per il supporto alle nostre comunità, non solo gli uomini e le donne in armi, ma anche coloro che ogni giorno prestano aiutano come volontari e come protezione civile.
La presenza forte, qui oggi, delle istituzioni significa proprio
questo: un senso di gratitudine doveroso nei loro confronti”.