Videocollegamento di Giorgia Meloni per la chiusura della campagna di Massimiliano Fedriga.
Avrebbe dovuto arrivare stasera a Udine per la chiusura della campagna elettorale del centrodestra, a sostegno di Massimiliano Fedriga in Regione e di Pietro Fontanini a Udine; un incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto però saltare la tappa nel capoluogo friulano della premier, che ha comunque voluto manifestare il suo supporto: la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è quindi videocollegata con Piazza XX Settembre (dove comunque c’era anche il suo vice, Matteo Salvini, e i ministri Antonio Tajani e Luca Ciriani).
“Sono mortificata – ha detto -, non ce l’ho fatta a prendere l’ultimo volo utile per arrivare a Udine per questa bella serata di chiusura campagna elettorale. Confido mi perdonerete, non penso che in questo periodo potremmo fare più di quello che stiamo facendo. Ci tenevo ad esserci seppur a distanza perché credo che il voto di domenica e lunedì sia un passaggio molto importante per il centrodestra, per il nostro presidente Massimiliano Fedriga, ma soprattutto per i cittadini del Fvg. Il 2 e il 3 aprile i cittadini del Fvg hanno la possibilità di dare continuità al buon governo del centrodestra e questo vale anche per Udine dove Pietro Fontanini ha fatto un lavoro straordinario in questi anni”
“Ovviamente – ha continuato -, non potevo non essere qui anche per Massimiliano Fedriga, perché Massimiliano è un amico, è una persona capace, onesta, un amministratore puntuale, un alleato leale, una persona su cui si può fare affidamento. Ha iniziato a fare politica da giovanissimo, a 15 anni, come me. E come me non ha mai smesso. Non so se ogni tanto, come me, si chieda “chi me l’ha fatto fare” – ha continuato scherzando -, ma sicuramente abbiamo fatto un percorso lungo. Voi sapete che è un amministratore che ama la sua gente e lavora per il suo territorio. La storia di Massimiliano è una storia semplice (e cita il titolo del libro del presidente uscente, ndr), ma descrive bene la nostra idea di cosa sia un politico: una persona che non ambisce ad essere niente di diverso da quello che è e che è stato, non che vuole diventare qualcuno, una persona che si approccia ai problemi con responsabilità”.
Meloni ha poi sottolineato i traguardi raggiunti dall’amministrazione Fedriga: dalla crescita dell’economia e dell’occupazione, al sostegno allo sviluppo sostenibile; dalle politiche per la natalità e la famiglia, agli investimenti sulle infrastrutture.
“E’ anche un ottimo presidente della conferenza delle regioni e questo per il Governo è cruciale perché crediamo nella collaborazione tra Stato, Regioni ed enti locali: l’Italia è un mosaico di territori con potenzialità e specificità e questo è un patrimonio di cui dobbiamo essere consapevoli per rafforzare la nostra identità nazionale, in un momento in cui è sotto attacco anche dalle multinazionali. Quell’identità va declinata nelle scelte che facciamo ogni giorno: per questo per noi è centrale il tema dell’autonomia differenziata, che porta a più coesione, più velocità ed efficienza e meno costi”.
La premier ha poi parlato della specialità del Friuli: “Il Fvg è una regione particolare – ha detto -, virtuosamente mitteleuropea e la sua autonomia ha una specificità. E’ nata in un periodo particolare, è un crocevia di popoli e culture, un ponte naturale verso l’Europa dell’Est e verso i Balcani occidentali. Ha da sempre un’importanza strategica per l’Italia. Il Fvg è un territorio di frontiera, ma non è mai stata marginale. Anzi, forse è la terra dove batte più forte il cuore della nostra nazione. Vogliamo valorizzare ancora di più la specificità di questa regione, la sua natura transfrontaliera, vogliamo fare del Fvg una delle regioni più avanzate dell’Europa come qualità della vita e del benessere economico, attrarre investimenti. Gli ostacoli per vincere queste sfide ci sono, ma se c’è una cosa che non ci manca è il coraggio. Faremo quello che serve. E’ un cammino difficile, ma che non ci spaventa. Viva Massimiliano Fedriga presidente, viva il Fvg, viva l’Italia”. Tra gli altri punti sollevati dalla Presidente del Consiglio, anche la riforma presidenziale (entro la legislatura) e la rivendicazione dell’abolizione del reddito di cittadinanza.