Succede a Rocco e resterà in carica per il prossimo quadriennio.
Gian Luigi Tiberio per il prossimo quadriennio sarà alla guida dell’Ordine dei Medici di Udine. L’elezione è avvenuta in occasione della prima riunione convocata per designare i nuovi vertici dopo le recenti elezioni svoltesi dal 14 al 16 novembre scorsi e che hanno proclamato vincitrice la lista “Etica medica”.
“Il nostro obiettivo – spiega il neo presidente – è valorizzare l’aspetto più profondo della vocazione medica. Indipendentemente dall’essere ospedalieri, medici del territorio, odontoiatri, specialisti o professori – prosegue – , tutti noi siamo accomunati da sentimenti di solidarietà, orgoglio, serietà, stima verso i colleghi ed amore verso la professione per una sanità dal volto umano, per un sistema di assistenza universalistico e per il diritto alle migliori cure per tutti”.
Tiberio, che ha affiancato come vice nell’ultimo mandato triennale il precedente presidente Maurizio Rocco, resterà in carica per quattro anni, da gennaio 2021 fino al 2024, alla luce dell’ultima riforma ordinistica che ha incrementato di un anno la durata del mandato. Vicepresidente è stata designata la dottoressa Anna Maria Bergamin Bracale, segretario il dottor Guido Cappelletto, tesoriere il dottor Andrea Fattori e presidente della Commissione albo odontoiatri il dottor Giandomenico Barazzutti.
Chiare, per il neo eletto, le priorità su cui l’Ordine intende far sentire la sua voce, a partire dal “coinvolgimento nelle future scelte in tema di sanità regionale – spiega Tiberio –, anche alla luce delle gravi carenze messe a nudo proprio dalla pandemia, riconosciute peraltro dalla Regione stessa. Il virus – sostiene il presidente dell’Ordine – ha messo in evidenza tutta la fragilità della medicina del territorio e di quella ospedaliera, troppo lontane e divise per poter collaborare e coordinare i medici ed i sanitari. Ne consegue che nei prossimi anni dovranno essere avviate grandi trasformazioni ed è fondamentale che l’Ordine venga coinvolto in questo processo, per evitare che subisca passivamente decisioni di terzi che nulla hanno a che vedere con il nostro mondo”.
Altre criticità da affrontare per il nuovo presidente riguardano “la lotta alle fake news in medicina, ai negazionismi imperanti che minano la coesione sociale e rischiano di creare nuove crepe nella battaglia contro il Covid-19, ma si devono mettere nell’elenco delle urgenze anche gli atti di violenza contro i medici, condizioni lavorative difficili, abusivismo, precarietà, sovraffollamento dei Pronto soccorso, tagli economici, ridotto numero degli accessi alle scuole di specializzazione e massivo ricorso alle condizioni di sottoccupazione, contenzioso medico, burocrazia dilagante, il sotto-finanziamento della spesa sanitaria in rapporto ai livelli essenziali d’assistenza, arruolamento di nuovi medici”.