Gli eventi per i 100 anni dalla nascita di Giuseppe Zigaina.
Mostre, incontri ed eventi, dal Friuli a Roma, per celebrare i 100 anni dalla nascita dell’artista e intellettuale Giuseppe Zigaina, nato a Cervignano il 2 aprile del 1924. Ieri, infatti, è stato presentato “Zigaina 100/Anatomia di un’immagine”, un contenitore di eventi, mostre, conferenze, dibattiti e incontri organizzati in occasione dell’anniversario, che si terranno il suo paese di origine, Treppo Ligosullo, Trieste, Udine, Roma e Gradisca d’Isonzo.
L’evento nasce dalla collaborazione tra la Regione, l’Ente regionale patrimonio culturale Fvg (ErPacFvg) e il Comune di Cervignano. “Il ricordo dei cent’anni dalla nascita di Giuseppe Zigaina, nel 2024, celebrato con un ricco cartellone di eventi che tocca diverse località del Friuli Venezia Giulia e che si articola in più proposte e appuntamenti, è solo il primo passo verso la creazione di una rete, di una costellazione di luoghi ideali, del cuore e dell’arte della nostra terra” ha detto l’assessore regionale alla cultura, Mario Anzil.
“Vogliamo – ha continuato -, che cultura e arte diventino sempre più le bandiere del Friuli Venezia Giulia in Italia e in Europa. Per farlo riscopriamo e disveliamo i suoi figli più illustri, interpreti della sua anima più autentica, senza timore di mostrare anche le contraddizioni e gli aspetti più ruvidi: per far conoscere quello che siamo stati col nostro passato, quello che cerchiamo di essere ora e quello che vorremmo in futuro tentare di testimoniare”.
Presenti tra gli altri all’illustrazione del programma di eventi che prendono avvio il 23 marzo con le Giornate del Fai di primavera (visite guidate alla casa dell’artista) per concludersi a dicembre 2024 a Gradisca d’Isonzo -, le due curatrici del progetto, Francesca Agostinelli e Vanja Strukelj, il sindaco di Cervignano del Friuli, Andrea Balducci, e la figlia del maestro, Alessandra Zigaina.
Tra i primi appuntamenti, proprio il 2 aprile, il giorno del compleanno, al Teatro Pasolini di Cervignano sarà proiettato “Zigaina, la mia idea del dipingere”, un inedito ritratto di Francesco Bortolini nel quale l’artista parla della sua pittura; il 24 maggio a Casa Cavazzini sarà invece inaugurata la sala permanente che il Comune di Udine e il Museo d’Arte Moderna hanno deciso di dedicargli.
“La Regione ha voluto fin da subito sostenere questo progetto, facendolo peraltro con una norma specifica e puntuale, per ricordare il centenario della nascita di Zigaina, a testimoniare
l’importanza che vogliamo rivestano gli appuntamenti calendarizzati, lunghi un anno – ha osservato Anzil -. Una scelta dettata pure in relazione all’intenzione, ormai pressoché concretizzata da parte nostra, di acquisire la casa dell’artista a Cervignano del Friuli, in una funzione e in una visione soprattutto future, dei decenni che verranno, non limitata al solo periodo che stiamo vivendo”.
“Parliamo di un luogo suggestivo, straordinario, per certi aspetti addirittura magico: abbiamo ritenuto importante portare avanti le azioni necessarie a evitare la modifica delle sue unicità e autenticità, per il mantenimento della sua poesia, proteggendolo dagli aspetti del tempo che avrebbe potuto mutarlo, fin anche a cancellare le sue cronache e il periodo storico che ha rappresentato” ha aggiunto il vicegovernatore.
“Quando ci siamo immersi per la prima volta nella dimensione della dimora-atelier di Zigaina, abbiamo percepito subito il suo grande fascino: ci ha trasmesso una forte carica artistica. Sono sensazioni che solo alcuni luoghi sono in grado di suscitare nei confronti di chi li vede e li vive: raccontano di stagioni ed esperienze che hanno segnato il territorio e i modi del fare, che hanno influenzato e fatto pensare. È stato così per casa Zigaina a Cervignano del Friuli, come lo è stato a Casarsa della Delizia per la casa di Pier Paolo Pasolini: un legame, tra questi due artisti, che li vede legati anche nel loro poliedrico percorso di ricerca”.
“Con questo progetto raccogliamo una sfida importante che siamo certi vinceremo se avremo con noi il sostegno della comunità locale, lavorando insieme con una visione unitaria: questi sono luoghi dell’anima e, per tale motivo, necessitano della forte presenza dell’anima delle persone che li amano, che per prime sanno come meglio valorizzarli e comunicarli, con passione e nella loro essenza più viva” ha concluso Anzil.