Il sindaco di Udine rinuncia a realizzare il terzo bosco urbano.
Inizialmente dovevano essere tre i boschi urbani che il Comune di Udine avrebbe voluto realizzare in città. Di questi, però, per le “eccessive richieste ricevute dalla Soprintendenza”, aveva fatto sapere il sindaco del capoluogo friulano Pietro Fontanini, palazzo D’Aronco ha deciso di rinunciare a quello nell’area dell’ex cascina Mauroner, demolita proprio dal Comune.
La Soprintendenza, infatti, aveva chiesto al Comune di effettuare una serie di carotaggi per verificare la presenza o meno di resti archeologici romani. “Troppo costoso”, aveva detto Fontanini, e quindi meglio lasciare tutto a prato.
La protesta.
Una rinuncia che ha però fatto infuriare il consigliere di quartiere Udine est- Di Giusto ed ex presidente del consiglio di quartiere, Stefano Salmé, che non ha atteso un attimo per accusare il Comune. “La più completa dimostrazione dell’inettitudine dell’amministrazione Fontanini – ha tuonato Salmé. Va ricordato ai cittadini che la realizzazione del bosco urbano fu proprio la promessa che avrebbe dovuto, in una qualche misura, ripagare i cittadini del quartiere per l’umiliazione subita con l’abbattimento di quella che era, a tutti gli effetti, l’unico riferimento identitario del territorio. Il Comune proceda nei sondaggi richiesti dalla Soprintendenza – conclude – e nel caso affiorassero dei resti archeologici romani, li valorizzi facendoli diventare un’attrazione culturale al servizio del quartiere e della città. Questo si fa nelle amministrazioni lungimiranti che hanno a cuore le sorti delle proprie comunità”.