L’ex sindaco Claudio Mussato nel Famedio dei benemeriti di Udine

giuseppe tonutti famedio benemeriti

Il Comune di Udine rende omaggio a una delle figure più significative della sua storia recente: l’ex sindaco Claudio Mussato verrà iscritto nel Famedio dei benemeriti del cimitero monumentale di San Vito. La cerimonia ufficiale si terrà giovedì 27 marzo alle ore 11, alla presenza delle autorità cittadine, delle istituzioni politiche e civili locali e di quanti vorranno ricordare il contributo di Mussato alla crescita e allo sviluppo della città. Un riconoscimento ufficiale per un amministratore capace di lasciare un segno indelebile nel tessuto urbano, culturale e sociale di Udine.

Claudio Mussato: un sindaco, una visione

Esponente della Democrazia Cristiana, figura centrale della politica udinese negli anni Novanta, Claudio Mussato ha guidato il capoluogo friulano con lungimiranza. Nato a Udine, Mussato ha dedicato la sua vita al servizio della comunità, intraprendendo un percorso politico che lo ha visto impegnato in prima linea nelle istituzioni locali. La sua amministrazione ha gettato le basi per trasformazioni che ancora oggi definiscono l’identità della città.

Tra le sue intuizioni più significative spicca la creazione di Friuli Doc, manifestazione enogastronomica e culturale che, prossima alla sua 31esima edizione, continua ad attrarre visitatori e a promuovere l’eccellenza del territorio in ambito nazionale e internazionale. Non meno importante è stato il suo impegno per la valorizzazione artistica di Udine con l’idea di rendere Casa Cavazzini sede del Museo di Arte Moderna e Contemporanea. A lui si deve infatti l’avvio dell’iter burocratico e finanziario per la riqualificazione dell’attuale polo museale, il cui ruolo ha rafforzato la città nella mappa dell’arte contemporanea italiana. Non a caso, proprio a suo nome è stata intitolata la sala principale del museo del capoluogo friulano. Un’altra eredità fondamentale della sua amministrazione è l’idea della pedonalizzazione del centro storico, una scelta pionieristica che, nell’epoca della prima espansione dei centri commerciali, ha reso Udine più vivibile e accogliente.

Oltre ai progetti urbanistici e culturali, Mussato si è distinto per la sua capacità di affrontare con fermezza e visione strategica le grandi sfide di un’epoca di profondi cambiamenti. La sua leadership si è sviluppata in un contesto politico caratterizzato anche da instabilità e transizioni al tramonto della Prima Repubblica, in cui ha saputo garantire continuità amministrativa e innovazione. Nella sua storia amministrativa, guidò due giunte. La prima, varata nel settembre del ’93, fu sostenuta da un pentapartito con Dc, Psi, Pli, Pri e Psdi. Nella primavera del ’94, nel mezzo dell’inchiesta nazionale Mani Pulite, che pur non colpì nessuno degli amministratori udinesi, l’esecutivo cadde. Mussato ebbe allora la capacità e la caparbietà, di costruire una seconda amministrazione nuova anche politicamente, dal momento che incluse per la prima volta sia i Verdi che gli Indipendenti di Sinistra.

Claudio Mussato è ricordato non solo per la sua azione amministrativa, ma anche per il suo tratto umano e il forte legame con la città e i suoi cittadini. La sua passione per Udine ha sempre guidato le sue scelte, con l’obiettivo di renderla più moderna, accogliente e competitiva. Il suo ricordo rimane vivo nel cuore dei cittadini e nella memoria della città che ha contribuito a trasformare con passione e dedizione.